Classifica Censis di Giurisprudenza 2014: Macerata regina
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La regina della classifica Censis di Giurisprudenza 2014? È l’Università di Macerata

da | Ago 2014 | News | 0 commenti

L’ateneo giusto per chi sogna di diventare avvocato, notaio o magistrato? Secondo la classifica Censis di Giurisprudenza 2014 è ancora una volta l’Università di Macerata. Sono 104,5 i punti di media ottenuti quest’anno, che le permettono di lasciarsi dietro Genova (104), seconda per appena mezzo punto, e l’Università di Modena e Reggio Emilia (101), che è terza.

Al quarto posto nella classifica Censis di Giurisprudenza 2014 c’è Trento (100,5), seguita dagli atenei di Torino (98), dell’Insubria (97) e di Brescia (96). Ancora un gradino più in basso c’è la coppia BolognaTrieste (94,5), dopo la quale si collocano Firenze (93,5), la Statale (93) e la Bicocca di Milano (92,5), Bergamo (92) e il duo formato da Urbino e Pisa (91,5).

 

Dal sedicesimo al ventesimo posto della classifica Censis di Giurisprudenza 2014 ci sono, nell’ordine, Verona (91), Pavia (90,5), Parma (89), Udine (88,5) e Perugia (88). Nelle posizioni centrali della graduatoria si trovano, invece, Sassari (87,5), Siena (86,5), il tandem FerraraRoma Tre (appaiate con 86 punti) e quello Roma “Tor Vergata”Università del Salento (tutt’e due con una media di 84,5), Cagliari (84) e la coppia formata dalle università del Piemonte Orientale e di Padova (83,5).

Nella zona medio-bassa della classifica Censis di Giurisprudenza 2014 finiscono, nell’ordine, “La Sapienza” di Roma (83), Teramo e Camerino (entrambe con 81 punti), la “Federico II” di Napoli (78,5) e gli atenei di Messina (78), Bari (77), Catanzaro (76,5), Reggio Calabria e Palermo (appaiate con una media di 76), la coppia Università del SannioSeconda Università di Napoli (tutt’e due con 74,5 punti) e il trio formato da Cassino, Catania e Foggia, che ottengono 73 punti. Le ultime tre posizioni della classifica Censis di Giurisprudenza 2014 spettano, infine, alle università del Molise (71), di Salerno (96) e di Napoli “Parthenope”, che si conferma fanalino di coda con 66,5 punti di media.

L’identikit del laureato in Giurisprudenza. L’ultima indagine AlmaLaurea sul profilo dei laureati sottolinea che il 34 per cento degli studenti si laurea in corso, mentre il tempo mediamente impiegato per completare il percorso di studi è di 6,7 anni. La media agli esami si attesta a 25,9 trentesimi, mentre il voto medio di laurea è di 101,3 su 110. Ben il 38 per cento dei laureati, infine, è decisamente soddisfatto di aver scelto questo corso.

Sbocchi professionali. I laureati in Giurisprudenza, dopo aver conseguito l’abilitazione professionale, possono esercitare le professioni di avvocato e notaio. Inoltre, possono tentare il concorso per entrare in magistratura. Tra le possibilità c’è anche quella di entrare negli uffici legali di aziende, in organizzazioni internazionali o nella Pubblica amministrazione.

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