In 104 sono rimasti a terra la settimana scorsa alle Canarie a causa di un bagaglio a mano “fuori misura”, tutti studenti universitari belgi. Un mezzo caso diplomatico tra Belgio e Ryanair, che la compagnia irlandese ha deciso di sdrammatizzare con una proposta semiseria alle università belghe: istituire corsi per insegnare agli studenti come si fa un bagaglio a mano.
Tutto è nato da un ammutinamento a bordo di un velivolo Ryanair in partenza da Lanzarote per Charleroi Bruxelles. Uno dei ragazzi in partenza si è rifiutato di pagare il sovrapprezzo per il bagaglio in eccesso ed è stato pertanto lasciato a terra. A quel punto tutti i ragazzi che viaggiavano con lui si sono rifiutati di obbedire alle istruzioni delle hostess, impedendo all’aereo di decollare. Ma la compagnia low cost non fa sconti a nessuno: il personale di bordo ha chiamato la polizia aeroportuale che ha fatto scendere dall’aereo gli oltre 100 passeggeri ammutinati (su un totale di 168).
Da qui l’appello del portavoce Stephen McNamara: “Ryanair oggi si appella alle università belghe per scongiurare ulteriori episodi di imbarazzo internazionale quando gli studenti vanno all’estero, fornendo loro una guida online su come fare un bagaglio leggero”. La compagnia, che ha fatto sapere che i “ribelli” entreranno nella “black list” dei passeggeri non graditi, ha reso noto inoltre di aver già predisposto una lezione video in cui un “master-packer” (letteralmente, maestro impacchettatore) mostra come preparare in modo ottimale una valigia leggera compatibile con gli standard della compagnia.
E dal momento che, secondo le cronache locali, gli stessi studenti si sarebbero resi responsabili anche di danni alle strutture dell’hotel che li ha ospitati durante il soggiorno sull’isola, Ryanair propone ai rettori degli atenei del Belgio di inserire nei piani di studio anche corsi su come “come rispettare le regole degli alberghi” e sulla “sicurezza all’estero”.
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