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Lavoro: le aziende sono alla ricerca di laureati

da | Feb 2023 | Lavoro | 0 commenti

Le aziende sono alla ricerca di laureati e non è una domanda ma una vera e propria affermazione

Il 2022 è stato l’anno della ripresa economica e molte aziende proprio in questo momento sono alla ricerca di laureati da inserire nel proprio staff. Questo è quanto emerge dal report di Unioncamere-Anpal, attraverso il sistema informativo Excelsior, infatti la ripresa post covid ha avuto benefici sulla domanda di servizi secondari e terziari, turismo e servizi legati all’intrattenimento. Un incremento rilevante è stato evidenziato anche nella filiera edilizia dovuto dall’incentivo del super bonus 110% e alla voglia di investire verso un immobile di proprietà.

Con un mercato in crescita è nata la necessità da parte delle aziende di incrementare le assunzioni, puntando alla formazione di staff qualificati e competenti.

Se parliamo di numeri, nel 2022 le nuove assunzioni sono state più di 5 milioni, evidenziando quindi un aumento in crescita sul 2021 di circa mezzo milione degli ingressi programmati.

Cosa cercano le aziende

In base ai settori citati sopra, aumenta la richiesta delle aziende verso figure professionali laureate in: economia, ingegneria, materie STEM e informatica.

Per le aziende non sono mancate le difficoltà a reperire le figure qualificate in questione.

Il 47,3% dei questi profili richiesti, è risultato difficile da trovare, richiedendo alle imprese un’attività di ricerca lunga e complicata che è durata anche 4-5 mesi. I motivi alla base di questa fatica sono essenzialmente due:

  • la mancanza di candidati che si presentano ai colloqui, soprattutto nelle selezioni di profili STEM,
  • la preparazione non adeguata alle richieste delle imprese.

Le figure introvabili sul mercato quindi, con quote di difficoltà di reperimento sono quelle di natura intellettuale ad elevata specializzazione.

Netto anche l’incremento di diverse figure legate alla salute, come gli Specialisti in igiene epidemiologia e sanità pubblica, Farmacisti e Medici con quote che nel 2022 superano il 70%. Un dato dovuto dalla criticità dell’emergenza sanitaria e confermato nella successiva gestione post pandemia.

Il report di Unioncamere-Anpal

Il report segnala anche “la crescita nelle professioni high skill legate alla filiera delle costruzioni come gli Ingegneri civili che in tre anni hanno visto triplicare la quota di difficoltà (da 20% a 60%). Tra le figure legate alla formazione e cultura sotto la media rimane il mismatch
dei professori scolastici di diversi ordine e grado ad eccezione degli Insegnanti di discipline artistiche e letterarie che pur in diminuzione rispetto a tre anni fa riguarda ancora una figura su due.

Per le figure ad elevata specializzazione le principali motivazioni della difficoltà di reperimento riscontrate sul mercato sono riconducibili:

  • alla mancanza di competenze (skill gap),
  • alla mancanza di candidati sul mercato (shortage gap),
  • e soprattutto per le professioni legate all’informatica e digitalizzazione anche la dislocazione territoriale (geographical mismatch).”

Ancora una volta va sottolineata l’importanza dello studio universitario per una carriera lavorativa performante. Stanno alle proiezioni, le aziende sono alla ricerca di laureati e lo saranno sempre di più nel prossimo futuro.

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