Giuseppe Conte, è giallo sugli studi alla New York University (NYU)
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Giuseppe Conte, è giallo sugli studi alla New York University del possibile futuro premier gialloverde

da | Mag 2018 | News | 0 commenti

Di titoli accademici Giuseppe Conte, indicato da Luigi Di Maio (M5S) e Matteo Salvini (Lega) al Presidente Mattarella come premier ideale per il probabile esecutivo gialloverde, ne ha da vendere. Eppure, nelle ultime ore stanno emergendo dubbi sul suo curriculum. Il professore, infatti, sostiene di aver perfezionato i propri studi in diversi – prestigiosissimi – atenei internazionali. Tra cui la New York University (NYU). Un articolo pubblicato sul New York Times, però, citando fonti interne all’università americana, asserisce che non vi sia traccia del nome di Conte negli archivi.

Chi è il professor Giuseppe Conte

Dopo le consultazioni di ieri al Quirinale tra il Presidente della Repubblica e i leader di Lega e Movimento 5 Stelle, dalla quali è emerso il nome del professor Giuseppe Conte come potenziale Presidente del Consiglio gradito a entrambi gli schieramenti, è partita subito la ricerca di informazioni su di lui da parte dei media. Conte, infatti, non è particolarmente noto alle cronache politiche. Il professore non ha alle spalle alcuna esperienza Parlamentare, né come amministratore locale. Era entrato nei radar di stampa e televisione solo durante l’ultima campagna elettorale, quando Luigi Di Maio presentò la lista dei ministri di un eventuale governo targato M5S. Il nome di Giuseppe Conte era quello designato per il Ministero della Pubblica Amministrazione.

Se da un lato Conte è digiuno di politica, dall’altro ha un’esperienza accademica solidissima. Nato a Volturara Appula (FG), il 54enne Giuseppe Conte ha conseguito la laurea in Legge alla Sapienza. Oggi combina l’attività di avvocato civilista, patrocinante in Cassazione, a quella di professore ordinario di Diritto civile. Nel corso degli anni Conte ha insegnato a Roma Tre, alla Lumsa, a Malta, alla San Pio V di Roma e all’Università di Sassari. Attualmente tiene corsi all’Università di Firenze e alla LUISS. E ha prodotto una ragguardevole mole di pubblicazioni.

È stato, inoltre, membro laico del Consiglio superiore di giustizia amministrativa. Conte è anche condirettore della nuova collana Laterza dedicata ai Maestri del diritto e componente della commissione Cultura di Confindustria. Nel curriculum depositato alla Camera dei Deputati, lungo ben 12 pagine, ci sono anche esperienze come studente a Yale, Duquesne, a Vienna, alla Sorbona, a Cambridge e alla New York University (NYU).

I dubbi del New York Times sulla specializzazione alla NYU

Proprio quest’ultima esperienza, tuttavia, è al centro di un vero e proprio giallo. Sul quale si stanno scatenando i media sia italiani che internazionali. Il corrispondente dall’Italia del New York Times, Jason Horowitz, ha scritto un articolo nel quale si mette in dubbio che Giuseppe Conte abbia realmente studiato alla NYU. Il giornalista avrebbe fatto delle verifiche interpellando delle fonti interne all’ateneo, dalle quali sarebbe emerso che non vi sono tracce del professor Conte negli archivi. Né come studente né come parte dello staff accademico. Insomma, la specializzazione vantata dal possibile futuro premier gialloverde sarebbe una millanteria.

Attenzione, però, quanto dichiarato da Giuseppe Conte potrebbe non essere falso. Nel curriculum inviato alla Camera dei Deputati non si fa menzione di titoli specifici conseguiti. Bensì si legge che il professore “dall’anno 2008 all’anno 2012 ha soggiornato, ogni estate e per periodi non inferiori a un mese, presso la New York University, per perfezionare e aggiornare i suoi studi”. Interpellata in merito, Michelle Tsai, portavoce della NYU, ha sottolineato che Giuseppe Conte, per esempio, potrebbe aver partecipato ad alcuni programmi di due giorni, per i quali l’ateneo non tiene registri.

Quale che sia la verità, le reazioni alla notizia non si sono fatte attendere. Il deputato PD Michele Anzaldi ha commentato: “Se fosse confermato quanto scrive il New York Times saremmo di fronte ad un caso gravissimo di taroccamento. Se gli studi di Conte alla NYU non ci sono mai stati, che garanzie ci sono sulle altre voci del suo curriculum? Iniziare con una bugia non è certamente il miglior viatico per chi è stato presentato al capo dello Stato come possibile premier”. Sulla stessa scia è anche il tweet di un’altra deputata dem, Alessia Morani, che scrive: “Iniziamo bene”.

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