La laurea in Architettura è il percorso ideale per chi da bambino giocava con le costruzioni ed è cresciuto sognando di diventare il nuovo Renzo Piano o la nuova Zaha Hadid. Ma non solo. Questo indirizzo di studi, infatti, non fornisce competenze solo per realizzare progetti su larga scala, essendo finalizzato anche alla formazione di architetti d’interni.
Architettura è il corso adatto a chi ha un talento per il disegno tecnico. Altre caratteristiche dello studente-tipo sono una buona familiarità con la matematica e gli strumenti informatici. Ma allo stesso tempo sono essenziali l’amore per l’arte e un’anima fortemente creativa. Anzi, perfino visionaria.
La laurea in Architettura si caratterizza per la sinergia tra una tipologia di didattica più tradizionale e una eminentemente pratica. L’alternarsi di lezioni frontali e laboratori di progettazione è costante. Ciò consente agli studenti di mettere regolarmente alla prova tutte le competenze acquisite mediante i vari insegnamenti.
Questa laurea fa parte del gruppo di quelle che prevedono il numero programmato a livello nazionale. Di conseguenza per potersi immatricolare è necessario superare il test d’ammissione che si svolge ogni anno in un’unica data ed è uguale in tutte le sedi.
Laurea in Architettura: le tipologie di corsi
In Italia per conseguire la laurea in Architettura è possibile scegliere tra due diverse tipologie di percorsi di studio:
- 3+2, vale a dire laurea triennale più laurea magistrale;
- Ciclo unico, ossia laure magistrale quinquennale.
Nel primo caso, dopo il diploma ci si potrà iscrivere a uno dei corsi triennali di Architettura che afferiscono alla classe di laurea in Scienze dell’Architettura (L-17).
Una volta terminato il percorso di primo livello, sarà possibile completare la formazione iscrivendosi a un corso di laurea magistrale di durata biennale della classe di Architettura e Ingegneria edile-Architettura (LM-4).
Nella seconda opzione, invece, una volta conseguito il diploma si dovrà scegliere uno dei corsi di laurea in Architettura e Ingegneria edile-Architettura della classe LM-4 C.U., che è a ciclo unico.
I percorsi di studio della classe di Scienze dell’Architettura (L-17) e quelli della classe di Architettura e Ingegneria edile-Architettura (LM-4 C.U.) prevedono il numero chiuso con programmazione degli accessi a livello nazionale.
Per potersi immatricolare a uno di questi corsi, pertanto, gli aspiranti dovranno superare il test d’ammissione e classificarsi in posizione utile nella graduatoria nazionale.
Quelli magistrali della classe di Architettura e Ingegneria edile-Architettura (LM-4) di durata biennale, invece, nella maggior parte dei casi prevedono l’accesso programmato a livello locale.
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Laurea in Architettura: cosa si studia
I piani didattici dei corsi di laurea in Architettura prevedono lo studio di una serie di materie del ramo scientifico. In particolare, sono fondamentali gli esami dell’area di matematica (specialmente Geometria e Analisi) e fisica.
Insieme a Informatica, Disegno, Storia dell’architettura, Topografia e cartografia, tali materie rappresentano le discipline di base sia per i corsi triennali della classe L-17 che per quelli della classe LM-4 magistrale a ciclo unico.
Poiché forniscono le conoscenze fondamentali per affrontare il percorso di studi, si tratta di esami propedeutici. Ciò significa che è necessario superarli prima di poter sostenere quelli delle altre materie.
Una volta acquisite le competenze di base necessarie, gli studenti dei corsi di laurea in Architettura di primo e secondo livello possono affrontare le discipline caratterizzanti il percorso di studi. In particolare quelle relative a:
- Progettazione architettonica e urbana;
- Teorie e tecniche per il restauro architettonico;
- Analisi e progettazione strutturale per l’architettura;
- Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale.
I piani didattici prevedono, inoltre, lo studio di discipline tecnologiche per l’architettura e la produzione edilizia, ad esempio Estimo. Uno spazio significativo è riservato anche alle discipline economiche, sociali e giuridiche per l’architettura e l’urbanistica.
Alle lezioni frontali si alternano laboratori di progettazione e visite a cantieri, che rappresentano la parte pratica della formazione degli studenti. Ciò consente loro di testare sul campo le proprie conoscenze e di acquisire familiarità con gli strumenti informatici di progettazione, modellazione e rendering.
Gli studenti sono tenuti anche a effettuare un periodo di tirocinio formativo per avvicinarsi al mondo del lavoro.
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Gli sbocchi professionali
La laurea in Architettura consente di trovare impiego presso studi di progettazione, enti pubblici, società di ingegneria e di architettura e imprese di costruzione. A seconda del tipo di laurea conseguita (triennale o magistrale), varieranno le mansioni che potranno essere ricoperte e il grado di responsabilità.
Per quanto concerne la libera professione, i laureati triennali, previo superamento dell’esame di Stato, possono iscriversi alla sezione B dell’albo dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. A loro spetterà la qualifica di Architetto Junior.
I laureati magistrali che abbiano completato il percorso a ciclo unico o quello biennale, invece, hanno una doppia opportunità. Potranno, infatti, sostenere l’esame di Stato e iscriversi alla sezione A dell’albo dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori oppure alla sezione A di quello dell’Ordine degli Ingegneri settore Civile e ambientale.
Con la laurea di secondo livello, se si è in possesso dei CFU richiesti, si può anche lavorare come insegnante nelle scuole medie e superiori pubbliche e private.
Ciao,
Sono uno studente irlandese e mi interresa a studiare in Italia. Sto cercando informazioni sulle scuole in Italia.
grazie,
Fiachra
Con preghiera di massima diffusione
Università Iuav di Venezia
SIMP – Società Italiana di Mineralogia e Petrologia
Presentano il “Corso Breve di Formazione Professionale”
I MATERIALI DEL COSTRUITO STORICO: LORO DEGRADO E CONSERVAZIONE
Venezia, Università Iuav, Palazzo Badoer, 24-25 Novembre 2016
12 Crediti Formativi Professionali per Architetti
14 Crediti Formativi Professionali per Geologi
Autorizzato da
Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori
Consiglio Nazionale dei Geologi
Chiusura iscrizioni: 16 novembre 2016
info-contatti: Tel. 0412571463 – 0412571505 – 3383562780 / email: lama@iuav.it
Con preghiera di massima diffusione
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Programma
Giovedì 24 novembre
09.30 – 11.00: Pietra da taglio e sue proprietà
11.30 – 13.00: Il deterioramento fisico-chimico dei materiali lapidei
13.00 – 14.30: Pausa pranzo
14.30 – 16.00: La diagnostica preliminare al restauro
16.30 – 18.00: Il consolidamento e la protezione delle superfici lapidee
Venerdì 25 novembre
09.30 – 11.00: I laterizi, loro deterioramento e consolidamento
11.30 – 13.00: I rivestimenti: intonaci storici
13.00 – 14.30: Pausa pranzo
14.30 – 16.00: Tecnologia del vetro architettonico: vetrate e mosaico
16.30 – 18.00: Deterioramento e conservazione del vetro architettonico
Obiettivi del corso
Negli ultimi anni si è verificata una forte domanda, sia pubblica che privata, di figure specializzate nella conservazione del patrimonio edilizio monumentale, cui, da più parti, sono giunte risposte settoriali e spesso inadeguate. In antico era proprio una scienza multidisciplinare (che oggi diremmo fatta di solide nozioni di architettura, litologia, geologia, scienza dei materiali e ingegneria) che caratterizzava il sapere della tradizione e connotava i “lavori a regola d’arte” in cantiere. Gli architetti, i tecnici (e le maestranze) coinvolti nelle fabbriche erano innanzitutto degli ottimi conoscitori dei materiali che si apprestavano a utilizzare per realizzare i propri progetti. Il recupero di questa conoscenza specifica dei materiali del costruito, così come la capacità, da un lato, di valutarne l’adeguata destinazione d’uso in funzione delle caratteristiche mineralogico-petrografiche e chimico-fisico-meccaniche, dall’altro, di saperne ragionevolmente prevedere il comportamento nel tempo e nei confronti degli agenti del degrado, consentiva ieri, e consentirebbe oggi, di avere una cura più attenta del patrimonio che ci è stato tramandato.
Per questo, il Laboratorio di Analisi dei Materiali Antichi (LAMA) dell’Università Iuav di Venezia e la Società Italiana di Mineralogia e Petrologia (SIMP) si fanno promotori del corso breve “I materiali del costruito storico: loro deterioramento e conservazione” rivolto sia a chi già opera nel campo del restauro monumentale e del recupero edilizio (architetti, geologi applicati, ingegneri, chimici, restauratori, funzionari di Soprintendenze, Regioni, Comuni, ecc.), sia a coloro che vogliono dedicarvisi ex novo. Il corso fornirà le informazioni essenziali e più aggiornate sulle proprietà intrinseche, il deterioramento e la conservazione dei materiali lapidei (pietre e marmi), litoidi (cotti e malte) e vitrei (vetrate e mosaico) in uso nei monumenti. Esso sarà tenuto da docenti universitari e riconosciuti specialisti del settore e dà diritto a 12/14 Crediti Formativi Professionali.
Docenti
Mario Piana, docente ICAR/19, titolare della cattedra di Restauro nell’Università Iuav di Venezia; Proto della Basilica di San Marco in Venezia; già Soprintendente reggente ai Beni Ambientali e Architettonici di Venezia
Lorenzo Lazzarini, già docente GEO/09 nell’Università Iuav di Venezia; Socio effettivo dell’International Institute for Conservation di Londra; Socio effettivo dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
Fabrizio Antonelli, docente GEO/09, direttore scientifico dei laboratorî “LAMA-LabCoMaC” e titolare degli insegnamenti di “Petrografia Applicata” e “Georisorse minerarie e applicazioni minero-petrografiche per i beni culturali e l’ambiente” nell’Università Iuav di Venezia
Marco Verità, già responsabile di ricerca presso la Stazione Sperimentale del Vetro di Murano (VE); membro di importanti organismi e associazioni del settore vetrario (AIHV, ICG, ESG), docente incaricato presso le Università Cattolica di Milano e Ca’ Foscari di Venezia
Elena Tesser, ricercatrice CHIM/12, Chimica dell’ambiente e dei beni culturali in servizio presso il LabCoMaC – Laboratorio per la Conservazione dei Materiali da Costruzione dell’Università Iuav e docente di “Metodi analitici applicati allo studio dei materiali antichi” nell’Università Cà Foscari di Venezia
Segreteria Iscrizioni
L’iscrizione al corso è limitata a 80 posti e prevede il pagamento di una quota di Euro 390 mediante bonifico bancario (Iban: IT36D0503402071000000020500 – Causale: LAMA – corso breve). Il responsabile del corso è il Dr. Fabrizio Antonelli (fabria@iuav.it), DACC, Università Iuav di Venezia, a cui va inviata notifica di iscrizione (copia ricevuta bancaria).
Segreteria: Tel. 0412571463/39 – 0412571505 – 3383562780 / lama@iuav.it