All’Unical la cerimonia per la laurea honoris causa a Roberto Benigni è stata interrotta da un disturbatore molto noto al pubblico televisivo. Al Campus Arcavata di Cosenza dell’Università della Calabria l’attore e premio Oscar toscano si è visto interrompere mentre teneva la sua lectio magistralis dal “cantante senza pubblico” della trasmissione tv “Le iene”, che ha inscenato l’esecuzione di una canzone provando a coinvolgere Benigni e perfino a baciarlo sulla bocca.
Dopo un primo momento di tensione gli uomini della sicurezza hanno rinunciato a intervenire consentendo al “cantante disturbatore” vestito di verde di terminare la sua performance.
Nel suo intervento in una sala affollatissima nonostante la diretta streaming in altri locali dell’ateneo, Benigni non ha rinunciato a sbeffeggiare i politici italiani partendo dall’ex presidente del consiglio. “Anche Berlusconi ha ricevuto la laurea qua ed ha fatto perdere ad Arcavacata 3 A” ha detto riferendosi alla laurea honoris causa in Ingegneria gestionale conferita nel 1991 all’allora presidente Fininvest.
La corona d’alloro al comico toscano è stata conferita dall’Unical in Filologia moderna: filologia che, ha spiegato l’attore e regista, serve a “rendere chiari i testi del passato che sono oscuri. Tra molti anni tradurrà i testi di Bossi e di Di Pietro”.
I conferimento della laurea ad honorem per Benigni è avvenuto in concomitanza dell’apertura dell’anno accademico, il 40esimo per l’ateneo cosentino. “Stamattina mi hanno fatto svegliare prestissimo e ho dovuto sostenere trenta esami per arrivare alla laurea” ha detto Benigni non celando il suo apprezzamento per la storia e la cultura dalle radici antiche della Calabria.
All’esterno dell’auditorium alcuni studenti protestavano per non aver potuto accedere ai locali (le prenotazioni si sono esaurite in poche ore), ma la “festa col botto”, come l’ha definita lo stesso ateneo nel presentarla al pubblico, ha rappresentato anche un’occasione di visibilità per le rivendicazioni di altri studenti dell’Unical, i quali hanno manifestato non contro Benigni ma contro la “trovata pubblicitaria” dei vertici dell’università, che a loro dire distoglie l’attenzione dai problemi reali.
Gli studenti chiedono infatti conto al rettore, nei confronti del quale nei giorni scorsi c’era anche stata una contestazione via Facebook, del ritardo nel conferimento delle borse di studio e chiedono all’università maggiore efficienza e più servizi.
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