No ad una “guerra tra poveri e alla logica di mettere gli atenei gli uni contro gli altri”.
È questo il motto dell’Unione degli Universitari, presente ieri durante l’assemblea generale della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (Crui), tenutasi ieri a Roma.
L’Udu ha manifestato per “svegliare i rettori italiani dal torpore di una valutazione mancata, di un ‘merito’ calpestato, di una presa per i fondelli del ministro Gelmini a cui hanno taciuto in troppi, a cominciare dal presidente della Crui, Enrico Decleva, per passare poi al rettore Frati”
Se è intenzione dell’attuale esecutivo modificare il sistema universitario “avendo il merito come fine e mezzo per una sua riforma – sottolinea l’Udu – deve mettere sul piatto le risorse per sostenerla”.
Per il sindacato degli studenti è infatti impossibile “parlare di quote premiali in uno scenario di tagli continui. L’unico premio che esce fuori da qualsiasi valutazione è un taglio delle risorse”