Svegliarsi più tardi migliora il rendimento scolastico degli studenti
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University of Minnesota: “Svegliarsi più tardi migliora il rendimento scolastico degli studenti”

da | Mar 2014 | News | 0 commenti

Oltre a essere per molti una cosa piuttosto faticosa, svegliarsi presto la mattina per andare a scuola non sarebbe nemmeno una buona idea: per avere un buon rendimento in classe, infatti, sarebbe meglio alzarsi più tardi. L’ha dimostrato uno studio condotto dalla University of Minnesota (USA), per la gioia dei tanti studenti che prima di un certo orario riescono a staccarsi dal letto solo con grande sforzo e sotto le pressioni insistenti dei genitori.

Con le decine di impegni e distrazioni – soprattutto tecnologiche – che oggi hanno i più giovani, l’orario in cui si va a dormire viene posticipato sempre più e spesso la mattina è una vera e propria lotta tra le mamme che fanno di tutto per “strappare” gli adolescenti alle coperte e questi che sembrano restarvi letteralmente incollati. Cosa fare per mettere fine a questo tira e molla quotidiano, frutto della necessità di non arrivare in ritardo a scuola?

La soluzione proposta dalla ricerca della University of Minnesota, realizzata grazie a fondi stanziati dai Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta, è quella di posticipare l’orario di entrata a scuola, consentendo così agli studenti di svegliarsi più tardi. Anche perché le levatacce sottraggono tempo prezioso al riposo, a danno del rendimento scolastico.

Lo studio dell’ateneo americano ha coinvolto 9mila studenti di Minnesota, Colorado e Wyoming, e ha mostrato che coloro che hanno la possibilità di svegliarsi più tardi la mattina sono più attenti e produttivi in classe. L’impatto positivo sul rendimento scolastico dello spostare in avanti le lancette della sveglia è dovuto al fatto che, a causa del bisogno di alzarsi presto per andare a scuola, molti studenti non dormono a sufficienza.

È convinzione unanime dei medici che per mantenersi in buona salute e in perfetta efficienza si necessario riposare almeno otto ore per notte. I test della University of Minnesota hanno mostrato, però, che tra gli studenti che debbono entrare a scuola alle 7,30 solo il 34 per cento riesce a dormire abbastanza, mentre la percentuale sale al 66 per cento quando l’orario di entrata è posticipato alle 8,55.

Certo, basterebbe anche che gli studenti andassero a dormire prima, tuttavia ciò non è facile da ottenere: meglio quindi intervenire sull’orario scolastico, posticipandolo in modo che i ragazzi possano svegliarsi più tardi ed essere più partecipi una volta giunti in classe. Il beneficio di un maggior riposo si ripercuote sull’attenzione e sulla concentrazione, portando i ragazzi a raggiungere risultati migliori nei test e nei compiti e ad elevare il proprio rendimento scolastico. Molte scuole americane stanno già provando a lasciare ai loro iscritti la possibilità di dormire un po’ di più, raccogliendo buoni risultati.

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