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Giorno Europeo: studiare all’estero ecco cosa sapere

da | Mag 2022 | Studiare all'estero | 0 commenti

Studiare all’estero è un’esperienza formativa sia caratteriale che a livello di competenze acquisite, in primis apprendere una lingua straniera e impratichirsi nel suo utilizzo.

Studiare all’estero permette di accumulare un bagaglio di esperienza significative che si riveleranno certamente utili al momento di cercare lavoro, sia a livello di padronanza delle lingue di cui servirsi che a testimonianza del proprio impegno e capacità di adattamento.

In un mercato del lavoro sempre più competitivo, saper parlare correttamente in inglese e magari in un’altra lingua straniera aiuta a superare la concorrenza meno formata in questo senso.

Conoscere persone cresciute in un contesto diverso dal proprio costituisce una grande esperienza formativa, magari per mettere i semi per il desiderio da esaudire in seguito di vivere in un altro Paese, e per imparare a vivere autonomamente a contatto con altre culture.

Berlino, Madrid, Londra, Parigi sono soltanto alcune delle mete preferite da chi si reca a studiare all’estero. Ma cosa bisogna fare di preciso per trascorrere un periodo di studio in un Paese diverso dal proprio?

Cosa fare per studiare all’estero?

Prima di partire con il progetto di studiare all’estero, devi decidere quanto tempo vuoi dedicare a questa esperienza. Un mese, magari durante le vacanze estive, oppure un intero anno sabbatico.

In generale bisogna verificare i criteri di ammissione di ciascuna università e la documentazione da consegnare per essere presi in considerazione. Spesso, purtroppo, bisogna rispettare una rigida disposizione in fatto di caratteristiche da possedere per essere considerati.

Tra i più ricorrenti criteri richiesti dalle università inglesi ci sono:

  • conoscenza dell’inglese livello C1 o B2
  • media scolastica medio-alta (media minima del 7 e mezzo)
  • referenze in linea con l’università e facoltà scelte

Le università statunitensi richiedono in genere:

  • conoscenza dell’inglese livello C1 o B2
  • media scolastica dei vci elevata
  • referenze e percorsi di studi adeguati
  • avere superato i test standardizzati SAT o ACT

Ovviamente, è necessario padroneggiare almeno a livello base o medio la lingua del Paese nel quale si vuole andare a studiare, per essere in grado di interagire e sopperire alle proprie necessità. A questo scopo, prima di partire, puoi seguire un corso di lingue per affinare le tue capacità in vista dello studio all’estero.

Oltre ai corsi di preparazione puoi prendere in considerazione anche esperienze di volontariato, letture e ascolti in lingua per migliorare il tuo apprendimento.

Progetti Erasmus: indicazioni per l’uso

I progetti Erasmus e Leonardo sono soltanto alcuni esempi delle occasioni che gli atenei europei mettono a disposizione per studiare in Paesi diversi dal proprio. Grazie a Erasmus è possibile anche partecipare a un programma post-laurea messo a disposizione dalle università stabilite in altri Paesi UE.

Per vivere nel Paese UE in cui si ha deciso di studiare occorre:

  • essere iscritti a un’istituzione scolastica riconosciuta
  • potersi mantenere senza ricorrere a sussidi statali
  • possedere una carta di identità o un passaporto in corso di validità (patente, carte di credito e tesserini fiscali potrebbero non venire accettati)
  • possedere un’assicurazione sanitaria valida nel Paese ospitante

Ovviamente è consigliabile informarsi sul sistema di istruzione presente nel Paese di destinazione per sapere come muoversi una volta giunti sul posto. Altrettanto chiaramente, bisogna informarsi sull’ammontare delle tasse da pagare, siccome le università di ogni Paese hanno delle proprie regole a riguardo.

Se lavori nel Paese ospitante sei tenuto a iscriverti al relativo servizio sanitario nazionale: se non lavori, puoi servirti della tessera europea di assicurazione malattia (TEAM) se hai i requisiti per richiederla.

Solitamente il quarto anno di scuola superiore mette a disposizione il programma “Anno Scolastico all’Estero” che permette di studiare in una High School del Paese in questione, presso una famiglia disponibile o il college selezionato (boarding school). Grazie a programmi del genere puoi studiare per un un trimestre o per l’intero anno scolastico in un altro Paese non soltanto non restando indietro con il percorso formativo italiano, ma anche integrando i crediti maturati all’estero. Le università italiane infatti sono tenute a riconoscere il periodo di studi compiuto all’estero ai fini dell’ottenimento della laurea, a patto che si abbia completato il programma di studi stabilito prima della partenza.

Molti istituti bancari mettono a disposizione anche un “prestito d’onore” per coloro che vogliono passare un periodo studiando all’estero, in genere che coprono l’intero ammontare delle spese previste e senza che siano richieste garanzie.

I laureati che vogliono specializzarsi all’estero devono mettere in conto che le università estere richiedono per l’ammissione una avanzata padronanza della lingua certificata: le università in in lingua inglese richiedono certificazione TOEFL e IELTS.

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