Nonostante la sessione di esami in pieno corso hanno voluto manifestare la loro contrarietà alla manovra finanziaria del governo. Sono stati
migliaia infatti gli
studenti universitari che ieri sono scesi in piazza al fianco dei lavoratori per lo
sciopero generale indetto dalla
Cgil contro i tagli. A renderlo noto, proprio il sindacato e le associazioni studentesche.
Lo sciopero, ha fatto sapere la Cgil, ha avuto un’affluenza di
10mila persone. Tra queste il
30 per cento erano rappresentanti del mondo universitario, quindi studenti, ricercatori, docenti e personale amministrativo che hanno fatto il punto sui tagli all’istruzione e alla ricerca universitaria. La
manovra, hanno detto gli studenti, non è che l’ennesimo strumento per penalizzare studenti, precari della PA – inclusi gli atenei – e i giovani in generale.
Al centro delle proteste lo stesso
ddl Gelmini di riforma del sistema universitario, in attesa di essere approvato dal Senato a
fine luglio, come ha anticipato lo stesso ministro Gelmini qualche giorno fa. “Un un progetto di riforma – han no detto gli studenti – che altro non è che un tentativo di privatizzazione e aziendalizzazione dei nostri atenei”.