spedizione marco polo 2010
L’hanno chiamata “
Marco Polo” ed è una spedizione alla scoperta delle diversità biologiche e culturali delle popolazioni che si affacciano sull’antica
via della seta, quella attraverso cui passava il commercio di spezie e tessuti tra Oriente e Occidente. Un’equipe di
ricercatori di università e istituti italiani è partita così il 17 luglio scorso alla scoperta della diversità di popoli e tradizioni. Da un mese in viaggio, i ricercatori hanno fin’ora visitato Georgia, Arzerbaijan e Turkmenistan, e attualmente si trovano in
Uzbekistan, come rende noto l’Area Science Park di Trieste che è tra i promotori dell’iniziativa insieme anche alla Sissa e all’
Università di Trieste. Prossima tappa? Tagikistan.
L’obiettivo dei ricercatori coinvolti nel progetto – la maggior parte dei quali esperti in Genetica – è proprio quello di ripercorrere la via della seta sulle tracce del percorso di Marco Polo e di raccogliere un
campione rappresentativo di etnie, culture, gusti e tradizioni. Fin’ora i campioni raccolti sono
350, spiega Paolo Gasparini, genetista responsabile del progetto Marco Polo.
Al centro della spedizione tre grandi filoni di studio: la
genetica delle popolazioni, la genetica del gusto, l’educazione sensoriale e la salute materno-infantile. In altre parole, le popolazioni vengono sottoposte a dei test chimici, epidemiologici e di altro tipo. I dati che emergono da questi test genetici vengono poi inseriti in un database che viene inviato in Italia.
Sul
sito web dell’iniziativa è possibile seguire il viaggio dei ricercatori italiani sulle tracce di Marco Polo, che andrà avanti fino a settembre prossimo.