In questo modo si andranno a sopprimere mini settori che contano anche solo due o tre docenti per arrivare a macro-aree di settori, in modo da evitare piccole situazioni “che danneggiano la circolazione delle idee – spiega il Miur in una nota esplicativa del ddl – e danno troppo potere a cordate ristrette”.
Oltre ai settori scientifico-disciplinari saranno riorganizzate anche le facoltà degli atenei: i corsi di laurea non potranno essere più di 12 a università in modo da “evitare la moltiplicazione di facoltà inutili – sottolinea il ministero – o non richieste dal mondo del lavoro”