Sciopero nazionale della conoscenza domani a Roma. Alla grande manifestazione organizzata da Flc-Cgil, oltre a lavoratori e precari del mondo dell’istruzione e della ricerca, prenderanno parte studenti delle università e delle scuole italiane.
Tra i cortei organizzati per la giornata di domani a Roma, quello degli studenti e degli universitari ha subito però all’ultimo minuto il no della questura.
Il corteo avrebbe dovuto attraversare tutta la città. Partendo da piazzale Aldo Moro, davanti all’Università la Sapienza, e attraversando piazza della Repubblica, la marcia sarebbe terminata davanti al Ministero dell’Istruzione. Tuttavia, all’ultimo minuto i ragazzi hanno reso noto in un comunicato di aver ricevuto il no della questura, che con il “protocollo cortei” ha revocato l’autorizzazione.
Gli studenti hanno risposto che non rinunceranno a manifestare: “attraverseremo le strade della città riprendendoci la libertà d’espressione e il diritto a manifestare” .
Un ritorno dell’Onda che era già stato annunciato nel corso dell’assemblea nazionale del 20 novembre scorso, quando era stata rilanciata la mobilitazione contro il ddl Gelmini.
Al centro della grande mobilitazione dell’Onda, c’è ancora la riforma dell’università così come prefigurata dal ddl Gelmini. “Vogliamo che la didattica e la ricerca non siano condizionate da fattori economici e di bilancio ma da necessità formative e culturali” dichiara l’Unione degli Universitari che invita gli studenti a scendere in piazza per difendere l’università pubblica.
Oltre a una riforma del sistema universitario che rispetti il carattere pubblico e democratico delle università, tra le urgenze messe in evidenza dagli studenti c’è anche quella di un nuovo welfare che garantisca a ricercatori e precari della ricerca un futuro migliore.