Come scegliamo il menu di Natale? Sono i ricordi a influenzarci
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Il menu di Natale? Lo scegliamo in base ai nostri ricordi

da | Dic 2013 | News | 0 commenti

A base di carne o di pesce, tradizionale oppure un po’ fuori dalle righe: come scegliamo il nostro menu di Natale? Secondo alcuni studi, gioca un ruolo fondamentale in quel meccanismo mentale che ci porta a preferire un piatto piuttosto che un altro la “forza” del ricordo. Accade ciò già nelle scelte alimentari di tutti giorni, figuriamoci quando entrano in ballo il pranzo o la cena di una festività importante come il Natale, legata a tradizioni e rituali che si ripetono di anno in anno.

Ed è proprio su questo presupposto che vogliono puntare alcuni studi condotti da un gruppo di psicologi dell’Università di Birmingham, nel Regno Unito, secondo cui sfruttando il “buon ricordo” è possibile incoraggiare il consumo di cibi salutari. Un metodo totalmente nuovo rispetto a quelli finora sperimentati, ma che fa ben sperare.

Ad esempio, durante uno di questi studi – pubblicato sul British Journal of Nutrition – i ricercatori hanno chiesto ad un gruppo di studenti di compilare, dopo aver mangiato un piatto costituito da filetto di pollo in salsa di pomodoro e con varie verdure, un questionario per descrivere in maniera piuttosto dettagliata le caratteristiche più gradevoli del cibo, in modo da imprimerle nella propria memoria. Ne è emerso che chi aveva seguito tale prassi aveva poi un ricordo più acceso del piacere provato mangiando quella determinata cosa, rispetto a chi aveva mangiato la stessa pietanza ma non aveva alla fine compilato il questionario.

Inoltre, gli studiosi hanno scoperto che chi memorizza le caratteristiche piacevoli di un certo piatto, in una seconda occasione lo sceglie più facilmente e ne mangia di più. Questo ci aiuta anche a capire in base a quali criteri scegliamo il nostro menu di Natale: sono i nostri buoni ricordi a influenzarci, anche se sono tante le ragioni che ci portano a preferire un cibo piuttosto che un altro.

Tra queste, entrano in gioco sicuramente i cinque sensi, che rendono più incisivo e gradevole il ricordo di un piatto. “Tuttavia, il piacere che proviamo quando mangiamo un certo cibo – spiega Maria Grazia Strepparava, professoressa di Psicologia clinica alla facoltà di Medicina di Milano-Bicocca – è frutto anche delle emozioni che evoca in noi”. Non per niente, nella maggioranza dei casi, “i piatti del Natale, proprio perché legati a tanti momenti in famiglia, facilmente riattivano dei bei ricordi, come la condivisione di doni e piaceri davanti alla tavola delle Feste”. Ecco perché spesso tendiamo a ripetere di anno in anno lo stesso menu natalizio.

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