Addio a test ammissione Medicina: le reazioni di studenti e atenei
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Addio al test d’ammissione a Medicina: studenti contenti, università critiche verso il ministro Giannini

da | Mag 2014 | News | 3 commenti

Il ministro Giannini l’ha annunciato su Facebook: addio test di ammissione a Medicina, da luglio a regolamentare l’accesso alla facoltà arriveranno nuove regole. Ma se i sindacati studenteschi cantano vittoria e la maggioranza degli studenti ha accolto con soddisfazione – o con vera e propria gioia – la decisione, non si può dire altrettanto degli atenei italiani. Le reazioni dei rettori, infatti, sono abbastanza preoccupate.

Stando ai dati e ai sondaggi che circolano sul web, gli studenti sono nettamente favorevoli alla decisione del ministro di rivedere le procedure per la selezione per Medicina, il cui accesso oggi è regolato tramite il test di ammissione. Anche se sulle parole di Giannini regna ancora, almeno in parte, confusione: c’è chi ammette di non conoscere il modello francese che la titolare del MIUR ha additato come alternativa, e chi aveva frainteso l’adozione di nuove regole per l’abolizione del numero chiuso.

E mentre il ministro promette di svelare a luglio i nuovi sistemi che verranno adottati per l’accesso all’università e le associazioni studentesche chiedono un tavolo di confronto, non manca il sospetto che la mossa del ministro Giannini possa essere una manovra elettorale, comunicata proprio a ridosso delle elezioni europee.

Quel che è certo è che, anche se il ministro manterrà quanto promesso, finirà con lo scontentare qualcuno. Non si è infatti fatta attendere una forte opposizione all’abolizione del test d’ammissione a Medicina da parte di rettori e università italiane. Che vedono nella proposta del ministro di adottare a partire dal prossimo anno accademico un modello simile a quello francese una trovata a effetto, che non considera la realtà dei fatti.

La preoccupazione che emerge dalle reazioni del mondo accademico? Quella di una vera e propria invasione da parte degli studenti, a fronte di atenei non pronti ad accoglierli. I problemi sarebbero sia logistici sia organizzativi e funzionali: dalle aule a disposizione, agli ospedali universitari per i tirocini, alle difficoltà didattiche che sorgerebbero per i professori.

E se fin qui il ministro non ha consultato nessuno – studenti o rettori – è difficilmente ipotizzabile che possa agire in solitaria nel costruire un sistema che sostituisca le attuali modalità di ammissione a Medicina. Prima di dire davvero addio al test, dunque, ci vorrà una necessaria (e forse non così breve) fase di concertazione tra le varie parti coinvolte.

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Marco
Marco
9 anni fa

Sono uno studente di Medicina e Chirurgia. Il test è necessario ma deve essere modificato. Pensare di rendere Medicina aperta a tutti è una cosa da pazzi. La costituzione dice che i più meritevoli devo poter raggiungere i livelli più alti dell’istruzione. Non tutti, ma i più meritevoli. Quindi pensare di far laureare ogni anno 100 mila studenti (qualcuno dirà che c’è selezione, ma è sbagliato. Ora a medicina il 99.7% degli studenti si laurea; di questi il 60% in 6 anni, un 20/30% in 7/8 anni) o comunque la metà, cioè 50 mila è una follia!!! Quest anno – faticosamente – siamo riusciti ad ottenere 5000 contratti invece di 3500 ( a fronte di 10 mila concorrenti) e nei prossimi anni (se si considera chi è entrato con i ricorsi e il bonus ri-dato) andrà MOLTO PEGGIO. Gli studenti non lo sanno ma senza specializzazione in Italia non si può lavorare (tranne guardie mediche e turistiche e sostituzioni di MMG) nel pubblico e nemmeno nel privato. Il famoso medico di famiglia, una volta bastava essere laureati, oggi è uno specializzato ( 3 anni). Tra 4 anni ci saranno più di 30 mila laureati a concorrere per 4/5 mila posti (se va bene…) e nel tempo il divario aumenterà. Poi c’è la bufala che mancano i medici in Italia…in realtà sono troppi… mancano gli specializzati (che non si potranno formare per i motivi esposti sopra) e quindi in Italia (come già accade) saranno sempre di più gli specializzati “non italiani”. Perché non dite per una volta la verità??? Noi studenti stiamo già facendo corsi di lingua (inglese, francese,tedesco, svedese) perché più del 70% dei futuri medici italiani SARA’ COSTRETTA AD EMIGRARE per potersi specializzare!!! VERGOGNATEVI!!! Volete il sistema alla francese?!? Sappiate che gli esami sono solo scritti, corretti da enti esterni per evitare le raccomandazioni dei professori, si fanno due test (dopo 6 mesi e dopo 1 anno) e si può ripetere solo 2 volte. Poi a casa!!! Per me è il migliore, il problema è che lo si vuole adattare all’Italia…In Italia volete far contare il numero di esami e la media? E secondo voi chi farà tutti gli esami e avrà tutti 30 e lode? Voi o i figli dei baroni, dei politici e di chiunque possa far leva su un professore?!?! MEDITATE su quello che volete, vi aspetta una mega fregatura e dopo non serviranno ricorsi per cambiare le cose… anzi, per un’altro decreto che non ha a che fare con l’istruzione, non potrete fare più ricorsi.

Giuseppe
Giuseppe
7 anni fa

ASSOLUTAMENTE IN DISACCORDO CON MARCO!!! la modalità di selezione di un “buon” futuro medico non è di certo rispondendo a domande del tipo “se una cassetta pesa 300 gr ed il netto è il 75% del peso lordo, quanto è il peso lordo?”, senza considerare altre bestialità di domande ancora peggiori.
La selezione deve essere fatta sul campo di battaglia, cioè durante l anno scolastico studiando ed esaminare ciò che è attinente alla tua formazione; solo così si potranno avere buoni medici!!!

Luca Vinitelli
Luca Vinitelli
7 anni fa

SE MARCO SARA’ UN FUTURO MEDICO…SPERO DI NON AVER BISOGNO DI LUI!! uno studente che ha (dovrebbe) avere risolto i quiz di logica per l ammissione e ragiona per logica in quel modo…mi farebbe riflettere dubbioso sulla sua “meritevolezza” nell essere un futuro medico.

Se pensi bene Marco, oggi si laureano medici che sono solo “prescrittori di farmaci” e non più medici secondo il termine vero, e ciò ha avuto inizio proprio dall inizio della selezine a numero chiuso. Questo è semplicemente un indagine confermata anche dal min. Giannini.

Il test dovrebbe essere durante il primo anno scolastico, con esami e voti tali per cui “solo i meritevoli” posso proseguire. Come si può dare meritevolezza un ragazzo che al momento dei quiz con domanda “la capitale del Madagascar”; questo è un modo per dire che chi risponde è meritevole di essere un buon medico!??!!

Mi spiace Marco, ma la tua non logica non dà alcuna meritevolezza.

Spero che il min. Giannini abolisca al più presto il test di ammissione al corso di medicina e che gli studenti meritevoli possano dimostrarlo per ciò che studiamo durante il primo anno scolastico.QUESTA E’ LOGICA!!