Le patatine fritte perfette? Quelle cucinate su Giove
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Aristotle University of Salonicco: “Le patatine fritte perfette? Quelle cucinate su Giove”

da | Gen 2014 | News | 0 commenti

Le patatine fritte hanno estimatori in tutto il mondo e ci sono moltissimi metodi per cercare di ottenere quelle “perfette”, ma l’ultimo ha davvero dell’incredibile. Per migliorarne le qualità un gruppo di scienziati della Aristotle University of Salonicco, in Grecia, in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (Esa), ha provato a cuocerle aumentando l’accelerazione di gravità e portandola a quella che si ha sul pianeta Giove. I risultati di questo curioso studio sono stati pubblicati sulla rivista Food Research International.

La gravità è legata alla massa del pianeta considerato e su Giove è più alta di circa nove volte rispetto a quella terreste. Nel corso del loro esperimento, gli scienziati greci hanno simulato questa condizione attraverso una centrifuga rotante nella quale sono stati inseriti i bastoncini di patata. Non sapendo preventivamente quale sarebbe stata l’accelerazione di gravità che avrebbe consentito di ottenere patatine fritte perfette, gli studiosi hanno fatto una serie di prove e usato alcuni accorgimenti. I valori dell’accelerazione di gravità sono stati aumentati di 1,8,  tre, sei e nove volte rispetto a quello registrato sulla Terra e durante tutti gli esperimenti è stato impiegato un dispositivo che consentiva di verificare la temperatura raggiunta all’interno delle patate durante la cottura. Inoltre, le patatine sono state fritte prima da un lato poi dall’altro e sono state fatte ruotare a diverse angolazioni, per garantire una doratura uniforme.

Nel corso delle varie prove, i ricercatori hanno scoperto che la qualità delle patatine fritte aumentava al crescere dell’accelerazione di gravità, fino ad ottenere quasi la perfezione – con una crosta esterna spessa e croccante al punto giusto – quando quest’ultima raggiungeva valori simili a quelli che si riscontrano su Giove. Eppure, nemmeno su un altro pianeta si riuscirebbe ad ottenere una cottura del tutto ottimale. Nonostante tutto, infatti, resta un difetto (a qualsiasi valore di gravità): le patatine fritte risentono di una eccessiva umidità alle estremità, dovuta al vapore acqueo che fuoriesce dai loro pori e che le isola dall’olio caldo.

Questi strani esperimenti non sono stati eseguiti per pura curiosità di scoprire come ottenere una frittura ottimale delle patatine, anche perché quanto appurato sarebbe assai difficilmente replicabile in una casa o un ristorante. La finalità dello studio condotto dai ricercatori greci era, invece, quella di scoprire come rendere migliore il cibo degli astronauti nello spazio.

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