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Laurea in Ingegneria civile e ambientale

da | Ott 2022 | Orientamento universitario | 0 commenti

La laurea in Ingegneria civile e ambientale è il percorso di studi adatto a chi ha una passione per le infrastrutture così come per le tematiche energetiche e della sostenibilità.

Se vi affascinano sistemi viari e ferroviari, ponti, porti, ecc. i corsi di studio di questo indirizzo vi insegneranno tutto sulla loro progettazione e gestione. D’altro canto, questo tipo di lauree sono la scelta ideale anche per acquisire le competenze per occuparsi di monitoraggio e controllo dell’ambiente e del territorio e di individuazione, estrazione e gestione delle risorse naturali ed energetiche.

Poiché si tratta di questioni particolarmente attuali e importanti, la laurea in Ingegneria civile e ambientale ha buone prospettive occupazionali. Sia nel breve sia nel medio-lungo periodo, di conseguenza, questi laureati hanno potenzialità di carriera migliori della media.

Come per ogni altro indirizzo dell’ingegneria, anche per quello civile e ambientale è necessaria una chiara predisposizione per le materie tecnico-scientifiche. In particolare, sarebbe preferibile una buona preparazione di base in matematica, fisica e chimica.

Laurea in Ingegneria civile e ambientale: le tipologie di corsi

Per conseguire una laurea in Ingegneria civile e ambientale di primo livello è necessario iscriversi a uno dei percorsi di studi triennali afferenti alla classe di Ingegneria civile e ambientale (L-7).

Dopo aver concluso il percorso triennale, chi desiderasse proseguire gli studi avrà due opzioni. Infatti, si potrà scegliere uno dei corsi di laurea magistrale della classe di Ingegneria civile (LM-23) o preferire uno di quelli della classe di Ingegneria per l’ambiente e il territorio (LM-35).

I percorsi della classe LM-23 si concentrano soprattutto su pianificazione, progettazione e gestione di opere e infrastrutture civili. Quelli della classe LM-35, invece, approfondiscono gli aspetti relativi a difesa del suolo, controllo e monitoraggio dell’ambiente e del territorio, gestione delle risorse naturali ed energetiche.

Un’altra possibilità dopo la triennale della classe L-7 è quella di optare per una delle lauree magistrali della classe di Ingegneria della sicurezza (LM-26). In questo caso si tratta di corsi “ibridi”, poiché si pongono a metà tra l’ingegneria industriale e quella civile e ambientale.

Laurea in Ingegneria civile e ambientale: cosa si studia

I piani di studio dei corsi di laurea in Ingegneria civile e ambientale hanno tra le materie principali quelle matematiche, informatiche, statistiche, fisiche e chimiche.

Tra gli esami di base ci sono, in particolare:

  • Informatica;
  • Sistemi di elaborazione delle informazioni;
  • Geometria;
  • Analisi matematica;
  • Probabilità e statistica matematica;
  • Fisica matematica;
  • Analisi numerica;
  • Ricerca operativa;
  • Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica;
  • Chimica generale e inorganica;
  • Fondamenti chimici delle tecnologie;
  • Fisica sperimentale;
  • Fisica applicata.

Questi insegnamenti garantiscono i requisiti per affrontare lo studio delle discipline tecnico-ingegneristiche dei corsi di laurea in Ingegneria civile e ambientale.

Le discipline specialistiche

In particolare, tra le materie dell’ambito civile si studiano quelle dei seguenti settori scientifico-disciplinari:

  • Idraulica;
  • Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia;
  • Strade, ferrovie e aeroporti;
  • Trasporti;
  • Topografia e cartografia
  • Geotecnica;
  • Scienza delle costruzioni;
  • Tecnica delle costruzioni;
  • Architettura tecnica;
  • Produzione edilizia;
  • Disegno.

Nei corsi di laurea in Ingegneria civile e ambientale sono inclusi tra gli insegnamenti di area ambientale e del territorio specialmente quelli di:

  • Ecologia;
  • Chimica dell’ambiente e dei beni culturali;
  • Geologia stratigrafica e sedimentologica;
  • Geologia applicata;
  • Geofisica applicata;
  • Ingegneria sanitaria ‐ ambientale;
  • Tecnica e pianificazione urbanistica;
  • Principi di Ingegneria chimica;
  • Impianti chimici;
  • Chimica industriale e tecnologica;
  • Ingegneria delle materie prime;
  • Idrocarburi e fluidi del sottosuolo.

Per quanto riguarda il settore dell’ingegneria della sicurezza, invece, si studiano:

  • Fisica tecnica ambientale;
  • Ingegneria e sicurezza degli scavi;
  • Elettrotecnica;
  • Sistemi elettrici per l’energia;
  • Telecomunicazioni;
  • Progettazione meccanica e costruzione di macchine.

I piani di studi prevedono, inoltre, l’acquisizione di conoscenze e competenze in ambito gestionale, con esami quali Ingegneria economico‐gestionale e Automatica.

La formazione degli studenti alterna lezioni frontali, esercitazioni e laboratori e include anche lo studio dell’inglese. Prima della laurea gli studenti sono tenuti a effettuare un periodo di tirocinio o stage presso aziende o enti pubblici e privati.

Gli sbocchi professionali

Con una laurea in Ingegneria civile e ambientale si possono rivestire numerosi ruoli nell’ambito di imprese, enti pubblici e studi professionali.

Le mansioni che i laureati possono svolgere variano a seconda dell’ambito di specializzazione e anche il grado di responsabilità cresce in base al livello del titolo di studio conseguito e all’aumentare dell’esperienza.

Ingegneria civile

In particolare, per quanto riguarda il ramo civile si potrà trovare impiego presso imprese di costruzione e manutenzione di opere, impianti e infrastrutture civili o inserirsi in studi professionali e società di progettazione che operano nel medesimo settore. O, ancora, essere assunti da enti pubblici, aziende, consorzi o società di servizi che si occupano di:

  • Progettazione;
  • Pianificazione;
  • Gestione e controllo di sistemi urbani e territoriali e di sistemi di opere e servizi;
  • Studio di fattibilità dell’impatto urbano e territoriale delle infrastrutture.

Ingegneria ambientale e del territorio

Per quanto riguarda l’ambito ambientale e del territorio, invece, chi ha una laurea in Ingegneria civile e ambientale potrà essere assunto presso imprese, enti pubblici e privati e studi professionali che si occupano di:

  • Progettazione, pianificazione, realizzazione e gestione di opere e sistemi di controllo e monitoraggio dell’ambiente e del territorio;
  • Difesa del suolo;
  • Gestione di rifiuti, materie prime e risorse ambientali, geologiche ed energetiche;
  • Valutazione dell’impatto e della compatibilità ambientale di piani ed opere.

Ingegneria della sicurezza

Infine, nell’area dell’ingegneria della sicurezza e della protezione civile, ambientale e del territorio ci si potrà occupare di prevenzione e di gestione della sicurezza, ricoprendo i profili di responsabilità previsti dalla normativa attuale (leggi 494/96, 626/94, 195/03, 818/84, UNI 10459). In questo caso, i laureati opereranno nel contesto di grandi infrastrutture, cantieri, luoghi di lavoro, ambienti industriali ed enti pubblici e privati.

Libera professione

La laurea in Ingegneria civile e ambientale consente, inoltre, l’esercizio della libera professione. Dopo aver conseguito l’abilitazione, previo superamento del relativo esame di Stato, ci si potrà iscrivere all’albo dell’Ordine degli Ingegneri settore Civile e Ambientale.

I laureati triennali si iscriveranno alla sezione B dell’albo stesso, con la qualifica di Ingegnere civile e ambientale junior. Quelli magistrali, invece, avranno accesso alla sezione A.

Clicca qui per scoprire quali sono le università italiane che offrono il corso di laurea in Ingegneria civile e ambientale

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