Il Governo dovrebbe incentivare le aziende che assumono i giovani laureati al Sud. A proporlo è il presidente della Camera,
Gianfranco Fini, questa mattina intervenuto all’Auditorium di Roma per la presentazione del il
IV Rapporto Luiss- Fondirigenti dedicato alla formazione della nuova classe dirigente.
Non bastano le politiche istituzionali, ma c’è bisogno anche di riforme socio-economiche, ha spiegato Fini. Ancora una volta, l’attenzione del presidente della Camera è andata ai giovani e al
Mezzogiorno.
“Mi piacerebbe – ha affermato Fini – che nell’ambito dei tanti incentivi previsti per il rilancio dell’economia, siano previsti anche incentivi non finalizzati solo all’aumento dei consumi, ma destinati alle imprese virtuose” prime fra tutte, ha spiegato il presidente, quelle che assumono e si avvalgono della collaborazione dei
giovani laureati e specializzati meritevoli del
Mezzogiorno.
“Nel nostro sud ci sono
poli universitari di primaria importanza” ha detto Fini anche riferendosi alla qualità dei saperi. Diventa quindi fondamentale, ha spiegato, assicurare ai giovani una effettiva occupazione sul territorio in cui si sono formati.
La fuga dei cervalli da Sud a Nord – di cui abbiamo parlato anche la settimana scorsa in occasione dell’
audizione Svimez alla Camera – insomma, continua a costituire un problema per il Paese.