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Turismo sostenibile:30 università del mondo ne parlano a Firenze

da | Mag 2010 | News | 0 commenti

ricercatori università conferenza sul turismo e ambiente


Sono arrivati dalle università di tutto il mondo, da quella di Valencia, a quella di Buenos Aires, dal Quebec e anche dall’ateneo di Teheran i ricercatori che hanno presentano ieri, e proseguiranno ancora oggi, i loro studi alla Conferenza internazionale su Turismo e ambiente, a Villa La Quiete a Firenze.
L’evento è promosso dalle universita’ di Firenze e di Castilla-La Mancha e dalla Toscana nella sua qualita’ di presidente della rete europea Necstour formata dalle regioni per il turismo sostenibile.

Il ruolo della ricerca universitaria si rivela sempre più centrale nello studio del fenomeno turistico nel Vecchio continente, di questo si è detta convinta l’assessore regionale al turismo, Cristina Scaletti “Il turismo è la terza attività economica più importante in Europa. Conta circa due milioni di imprese e da’ lavoro a 9,7 milioni di persone. La sfida del futuro e’ la capacita’ delle aziende del settore di innovare e adottare nuove tecnologie, di diventare più competitive. Anche lo sviluppo del comparto deve puntare sulla sostenibilità e sulla competitività per reggere la concorrenza internazionale”.
In questa direzione va infatti lo studio congiunto delle università a livello internazionale presentato alla Conferenza Internazionale su turismo e ambiente, una ricerca che testimonia come le nuove idee, ma anche l’innovazione tecnologica, rappresentano il cuore della spinta competitiva che l’Europa deve assicurarsi per promuovere gli innumerevoli patrimoni storici e artistici di cui è portatrice.
La Regione Toscana ritiene quindi centrale l’attività delle università per creare un nuovo contesto di lavoro basato sulla cooperazione e soprattutto sullo scambio di buone pratiche, e l’assessore Scaletti ha annunciato l’impegno della Regione ad attuare strategie per diffondere le pratiche di sostenibilità e definire i modelli di sviluppo condivisi, da applicare nelle più importanti destinazioni turistiche europee.
Saranno creati osservatori turistici in grado di misurare i fenomeni legati alla sostenibilità ambientale, dall’impatto dei trasporti, alla qualità della vita e del lavoro, dalla stagionalità dei flussi turistici all’ottimizzazione dell’uso delle risorse energetiche e naturali, dalla gestione dei rifiuti, alla conservazione del patrimonio ambientale.

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