Nell’anno accademico 2008/2009 solo la
metà delle Regioni hanno erogato una
borsa di studio agli aventi diritto, e le differenze territoriali sono tra gli ostacoli maggiori al rispetto del diritto allo studio di tutti gli studenti, oltre alle soglie per l’
accesso alle borse erogate dagli enti regionali.
A fornire questi insieme ad altri dati è l’Osservatorio regionale per l’Università e il Diritto allo Studio della Regione Piemonte che ha monitorato tutto il territorio nazionale per fare
chiarezza sulla situazione della distribuzione delle
borse di studio per coloro che non raggiungono determinate fasce di reddito.
Sempre nell’anno 2008/2009 circa
3 mila studenti idonei a ricevere il contributo sono in realtà rimasti a bocca asciutta, su 184.043 studenti a cui spettava di diritto, le borse effettivamente distribuite sono state 151.760.
Tra le anomalie più marcate, inoltre ci sono le
differenze territoriali nella somma delle borse di studio, per fare un esempio, in riferimento al contributo per la fascia più bassa di reddito, la somma varia dai 4 mila euro del Friuli venezia Giulia ai 2 mila euro della Campania e della Basilicata.
In questa situazione poco confortevole per gli studenti che necessitano di un supporto per proseguire i propri studi, si possono contare tuttavia
notevoli, seppur rare,
iniziative a carico degli atenei che “premiano” con contributi aggiuntivi gli studenti più
meritevoli. Una iniziativa è quella di Edisu Piemonte con
Borsa Plus, che riconosce dei contributi economici alle fasce escluse dalle borse di studio per pochi euro, ma che comunque sono in difficoltà.