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La maggioranza degli universitari ha un partner alternativo sui social

da | Feb 2018 | News | 0 commenti

Un “piano B” sempre pronto, per ogni eventualità. Il back burner, cioè il partner alternativo con cui molti giovani si tengono in contatto attraverso i social media, è più o meno questo. Una sorta di rete di sicurezza, nel caso in cui la storia “ufficiale” naufragasse o chi è single si sentisse troppo solo. Anzi, più di una. Uno studio del professor Jayson L. Dibble, dell’Hope College (Michigan, USA), ha infatti scoperto che in media i single hanno 6 partner alternativi online, mentre coloro che sono fidanzati ne hanno 5.

Il partner alternativo è un amico, un conoscente o un ex

Nel linguaggio colloquiale americano un back burner è una partner “di scorta”. Una persona dalla quale si è attratti in maniera “tiepida”. Un ragazzo o una ragazza con cui non si ha una storia né si punta ad averla nell’immediato, ma che potrebbe “tornare utile” nel futuro, se le cose si mettessero male. Tipicamente il potenziale partner alternativo è un amico, un conoscente o un ex, con il quale si comunica attraverso i social network.

Non tutti i tipi di interazione attraverso i social, ovviamente, presuppongono questo tipo di interesse. Con un back burner non si comunica come con tutti gli altri: si flirta in modo sottile e sporadico, quel tanto che basta per tenere viva la relazione virtuale. Ogni tanto ci si scambia messaggi allusivi, rassicuranti o confidenziali su WhatsApp o su Facebook, per ribadire l’interesse che esiste “dietro le quinte”.

Il 73 per cento degli universitari ha un back burner

Lo studio del professor Dibble si è concentrato sugli studenti universitari. Analizzando le comunicazioni virtuali di 650 di loro, è emerso che mediamente il 72,9 per cento ha un partner alternativo con il quale comunica attraverso i social media. Nel caso dei giovani con una relazione stabile, la percentuale scende al 55,6 per cento. Secondo la ricerca, chi è single in media “si tiene buone” 6 altre opzioni, mentre chi è in coppia 5. A sorprendere è il fatto che l’avere un partner alternativo (o più di uno) sulla Rete non è collegato all’insoddisfazione nei confronti del rapporto “ufficiale”.

Sia i ragazzi che le ragazze hanno dei back burner, ma il sesso maschile è più propenso a questo tipo di relazioni virtuali rispetto a quello femminile. Inoltre, lo studio segnala che affinché il rapporto con il partner alternativo prosegua, è necessario che da ambo le parti vi sia consapevolezza che il back burner non sia l’oggetto del desiderio di “prima scelta”.

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