Double degree: quello che devi sapere sui doppi titoli - Universita.it
allenati con i nostri test di ammissione e orientamento gratuiti

test di ammissione
facoltà a numero chiuso

test attitudinale universitario
l’area di studio più adatta a te

test orientamento facoltà
facoltà che fa per te

test di inglese
valuta il tuo livello

Double degree: quello che devi sapere sui doppi titoli

da | Lug 2022 | Studiare all'estero, Titolo di studio | 0 commenti

Fino a poco tempo fare, sembrava impossibile solo pensare di avere più di un titolo riconosciuto con soli tre anni di studio. E invece, oggi, abbiamo l’opportunità di iscriverci a più corsi di laurea contemporaneamente e di conseguire un doppio titolo valido in Italia e all’estero.

In uno dei nostri articoli precedenti, abbiamo già parlato della nuova possibilità di conseguire una doppia laurea. Oggi, invece, parliamo del doppio titolo, meglio conosciuto come double degree e formalmente chiamato laurea binazionale.

Cos’è la double degree?

La double degree è un corso di laurea integrato in cui uno studente ha l’opportunità di svolgere una parte del suo corso di studi all’estero.

Per essere riconosciuto, il titolo deve essere conseguito in un’università straniera che ha precedentemente stipulato accordi con l’università italiana di appartenenza. Questo per assicurare una coerenza tra il curriculum del corso corso di studio dei due atenei.

Questo significa che si affronteranno le stesse materie e gli stessi argomenti, ma in altre strutture europee, americane o asiatiche. La differenza starà nel fatto che le lezioni e gli esami si svolgeranno per lo più in lingua inglese e nella lingua del paese in cui si andrà a studiare.

Alla fine del percorso, lo studente avrà conseguito due titoli in uno: uno dell’università italiana e uno dell’università estera ospitante.

Come conseguire un doppio titolo?

Per iscriversi a un corso che permette di conseguire un doppio titolo, bisogna per prima cosa iscriversi ai bandi delle università che hanno stipulato accordi di questo tipo con atenei stranieri.

Questi corsi di studio sono a numero chiuso e hanno dei requisiti di accesso piuttosto rigidi. Infatti, da una parte l’accesso è regolato dalla normativa dei paesi che rilasciano il titolo, dall’altra i criteri di ammissione sono stabiliti dall’accordo dei partner. Essi possono basarsi su

  • merito accademico;
  • competenze linguistiche;
  • motivazioni.

Spesso i posti messi a disposizione dall’università ospitante sono molto limitati e anche per questo la graduatoria risulta essere molto selettiva.

Qual è la differenza tra double degree e joint degree?

Per quanto riguarda le modalità di svolgimento del percorso, non c’è alcuna differenza tra i due titoli: entrambi prevedono obbligatoriamente un periodo di formazione all’estero. Essi si differenziano piuttosto per il tipo di titolo di studio stesso. Nel caso della double degree, infatti, si riceve una doppia laurea convalidata dagli atenei che sono stati frequentati, mentre nel caso della joint degree si riceve un titolo unico e congiunto firmato e timbrato da entrambe le università.

Erasmus o double degree?

Non è facile stabilire quali dei due percorsi sia il migliore: ognuno di essi può avere dei grandi vantaggi per lo studente.

La scelta fra una double degree e un Erasmus potrebbe dipendere esclusivamente dalle esigenze dello studente.

Infatti, la differenza tra i due programmi sta nella loro finalità, nei loro costi e nelle modalità di selezione.

Per quanto riguarda l’Erasmus, esso prevede che nell’università estera si svolgano alcuni esami e/o la tesi di laurea che poi verranno riconosciuti nell’ateneo italiano tramite il sistema degli ECTS. Il programma Erasmus, inoltre, generalmente non prevede il pagamento delle tasse universitarie nell’università ospitante e, alla fine del percorso, non si ottiene un titolo di laurea come nella double degree. Piuttosto, si entrerà in possesso di un certificato di permanenza allegato a un Transcript of Records che certificherà i CFU ottenuti con il superamento degli esami in sede estera.

Altre differenze fondamentali sono la durata di permanenza, che nel caso dell’Erasmus può essere molto minore (nel caso del conseguimento del doppio titolo lo studente deve passare almeno un anno all’estero) e le modalità di selezione. Per questo riguarda queste ultime, i requisiti di accesso alle Double Degree sono più rigidi perché i posti disponibili sono di meno rispetto a quelli messi a disposizione dal progetto Erasmus.

Perché avere un doppio titolo?

Oltre al vantaggio di ottenere una doppia laurea in un unico percorso di studi, gli altri aspetti positivi della double degree sono:

  • possibilità di accedere a corsi di laurea di livello superiore o a master in università estere senza dover convalidare la laurea nel paese scelto o fare esami aggiuntivi;
  • arricchimento del curriculum: le laure a doppio titolo, o comunque i percorsi di studio svolti all’estero, attraggono molto i futuri datori di lavoro;
  • maggiore padronanza delle lingue straniere (dell’inglese e della lingua parlata nel paese ospitante);

Non sono da sottovalutare i vantaggi che questa esperienza potrebbe portare a livello personale, come ad esempio la scoperta di nuove culture e la costruzione di un vasto network di contatti con persone di tutto il mondo. Importante anche la capacità di adattamento, di problem solving e di organizzazione che si sviluppa tutte le volte in cui si esce dalla propria comfort zone.

L’offerta formativa in Italia

Per quanto riguarda l’offerta formativa dei doppi titoli in Italia, possiamo certamente dire che il nostro Paese questa volta non si è di certo tirato indietro.

Esso sta provvedendo a reagire bene e in modo preparato al grande boom di proposte per il conseguimento del doppio titolo. Infatti, per l’anno accademico 2022/2023 sono previsti 822 corsi di double degree. Il numero è quindi in aumento rispetto ai 763 dell’anno accademico precedente.

I corsi di laurea che prevedono un doppio titolo sono dunque numerosissimi e passano dai settori più tecnici e scientifici a quelli prettamente umanistici, fino a quelli economici e finanziari.

L’obiettivo è quello di rendere più innovativo possibile il piano educativo delle università nonché quello di promuovere l’internazionalizzazione e la mobilità di studenti e talenti.

FacebookTwitterEmailWhatsAppLinkedInTelegram
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments