Atenei del Regno Unito, impennata di iscrizioni di studenti da paesi UE
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Atenei del Regno Unito, impennata di iscrizioni da parte di studenti UE

da | Feb 2018 | News | 0 commenti

In molti provano a cogliere l’ultima possibilità di studiare in Gran Bretagna prima che si perfezioni la Brexit. Gli ultimi dati relativi alle iscrizioni agli atenei del Regno Unito mostrano un’impennata di domande da parte di studenti stranieri provenienti da paesi membri dell’Unione Europea. Dopo il calo registrato l’anno scorso, a causa dell’incertezza legata alle conseguenze del divorzio tra UE e UK, adesso la tendenza si è decisamente invertita. Sciolto il nodo relativo allo status degli studenti comunitari nel periodo di transizione, infatti, tanti hanno deciso di non lasciarsi sfuggire l’opportunità di frequentare l’università in Gran Bretagna godendo degli stessi privilegi riservati agli studenti interni.

Oltre 43mila studenti UE hanno fatto domanda d’ammissione agli atenei del Regno Unito

Sono 43.500 gli studenti di un paese membro dell’Unione Europea che hanno presentato entro gennaio la domanda di ammissione per i corsi di primo livello in partenza nell’autunno 2018. Rispetto ai dati dell’anno precedente, si tratta di un aumento del 3 per cento. In alcuni casi, come in quello della Warwick University, la crescita è arrivata fino al 10 per cento.

Ma non sono soltanto i giovani comunitari ad aver manifestato un maggiore interesse nei confronti degli atenei del Regno Unito. Sono, infatti, notevolmente aumentate anche le domande di ammissione ai corsi undergraduate da parte di studenti provenienti da paesi extra-UE. Si è registrato un +20 per cento di domande dalla Cina, un +36 di quelle dall’India e addirittura un +52 per cento di quelle dal Messico.

In totale, grazie alle 7.300 applications in più ricevute dagli atenei del Regno Unito, per la prima volta si è sforato il tetto delle 100mila domande di ammissione dall’estero. Un importante segnale dell’apprezzamento internazionale di cui godono gli atenei del Regno Unito, che lascia ben sperare anche per il futuro post-Brexit.

Calano le domande di ammissione interne

Agli ottimi numeri relativi agli studenti stranieri, tuttavia, non fa da contraltare un incremento delle domande da parte degli studenti britannici. Le quali sono calate del 3 per cento rispetto all’anno passato. Si tratta del secondo segno meno successivo, visto che già nel 2017 si era avuta una diminuzione del 4 per cento.

A onor del vero, va detto che la situazione varia molto da università a università. Le più prestigiose, infatti, non risentono del calo. Anzi, nel caso dell’University College London (UCL), ad esempio, i dati dicono tutt’altro: le applications interne sono aumentate dell’11 per cento. Ed è necessario anche spiegare che il minor numero di domande di ammissione provenienti da studenti britannici non corrisponde a un loro minor interesse verso gli studi terziari. La causa è squisitamente demografica: il numero di 18enni tra la popolazione britannica è più basso del 2,5 per cento rispetto al 2017.

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