Venerdì 3 maggio, alle ore 10, presso l’Accademia Peloritana dei Pericolanti, dell’Università di Messina si svolgerà un Convegno sul “Processo del lavoro e la Riforma Cartabia”. Organizzata dal Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche dell’Università di Messina, l’iniziativa sarà inaugurata dai saluti della Rettrice, prof.ssa Giovanna Spatari.
Prendono parte varie figure: il Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche, prof. Mario Calogero, della Coordinatrice del Dottorato di ricerca in Scienze delle PP.AA, prof.ssa Daniela Novarese, del Coordinatrice del Dottorato di ricerca in Scienze delle PP.AA, prof. Giuseppe Bottaro, del Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Messina, avv. Paolo Vermiglio, del Presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Messina, dott. Maurizio Adamo e dei Presidenti dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Messina, Patti e Barcellona P.G., rispettivamente, i dott.ri Francesco Vito, Mario Sciacca, Francesco Stifanelli.
Interverranno, inoltre, la dott.ssa Laura Romeo, Presidente del Tribunale, Sezione Lavoro di Messina, il prof. Avv. Raffaele De Luca Tamajo, Emerito di Diritto del Lavoro, Università “Federico II” di Napoli, il prof. Giorgio Fontana, Ordinario di Diritto del Lavoro, Università “Mediterranea” di Reggio Calabria, e il prof. Avv. Domenico Garofalo, Ordinario di Diritto del Lavoro, Università “Aldo Moro” di Bari.
Il Convegno sarà introdotto e coordinato dal prof. G. Maurizio Ballistreri, (Dipartimento SCIPOG)
La Riforma Cartabia
La Riforma Cartabia ha provveduto alla definitiva eliminazione del c.d. rito Fornero in materia di impugnativa giudiziaria dei provvedimenti di licenziamento.
In tale nuovo contesto normativo, il Legislatore, nel confermare la possibilità del lavoratore di fare ricorso al rito ordinario da introdursi con le regole di cui agli artt. 414 e ss c.p.c., ha introdotto il nuovo capo I-bis, (artt. 441 bis e ss.) rubricato “Delle controversie relative ai licenziamenti”. In particolare, l’art. 441 bis introduce un rito specifico nelle ipotesi in cui, congiuntamente all’impugnazione del licenziamento, venga proposta domanda di reintegrazione nel posto di lavoro, le quali avranno la priorità rispetto alle altre procedure.