Nonostante i tagli e le tasse universitarie alle stelle, il Regno Unito non sembra lesinare i finanziamenti alla ricerca, per lo meno nei settori di punta come quello delle soluzioni per la mobilità sostenibile. Ammonta a 10 milioni di sterline il fondo stanziato a favore di tre distinti progetti di ricerca sullo sviluppo di veicoli a basse emissioni. L’iniziativa è stata annunciata nelle scorse settimane durante un expo al dipartimento per le aziende e l’innovazione, che ha voluto offrire una vetrina allo stato dell’opera sul fronte delle vetture elettriche e a basse emissioni.
I progetti sono stati sviluppati dall’organismo governativo Engineering and Physical Sciences Research Council (Epsrc) che fornirà i fondi per la realizzazione dei progetti a tre università britanniche che si occuperanno di diversi aspetti complementari finalizzati alla produzione di veicoli a basso impatto ambientale.
La Loughborough University, in particolare, riceverà 3 milioni di sterline, per la ricerca e lo studio di batterie per motori elettrici destinati ad equipaggiare veicoli ibridi, mentre l’Università di Warwick potrà utilizzare una somma di eguale importo per l’ottimizzazione delle prestazioni dei motori elettrici, un ambito importante per cercare di abbassare i prezzi di produzione e di renderli competitivi rispetto ai motori a combusione. Infine, la Brunel University ha ottenuto 4 milioni di sterline per la sperimentazione di materiali riciclati e riciclabili nei veicoli.
“Questo investimento ci assicura che il Regno Unito rimarrà un leader mondiale nel settore”, commenta il ministro per le aziende Mark Prisk, che aggiunge “La coalizione governativa è impegnata in modo assoluto nella crescita di sistemi a basse emissioni e nella lotta ai cambiamenti climatici”, mentre il ministro britannico per l’università e la ricerca David Willetts spiega: “La nostra eccellenza scientifica a livello internazionale è cruciale nella promozione della crescita economica nei settori delle tecnologie emergenti, incluse le automobili elettriche e ibride a basse emissioni”.