Si chiama Votofast la campagna di comunicazione che l’Università di Trieste sta per lanciare per comunicare a docenti, studenti e personale amministrativo le nuove procedure relative al voto elettronico e al libretto universitario digitale.
L’ateneo, seguendo l’innovazione di altri istituti italiani che hanno già sperimentato la “smaterializzazione” delle procedure di esame, permetterà così ai propri studenti di vedere aggiornata in modo immediato la carriera universitaria grazie a un libretto elettronico che avrà valore legale a tutti gli effetti, senza dover ricorrere alle lungaggini da segreteria amministrativa.
È stimato attorno ai 50.000 euro l’anno il risparmio che questo processo di innovazione porterà alle casse dell’ateneo, grazie alla velocizzazione delle procedure e alla sostituzione dei vecchi archivi cartacei. Al termine di ogni esame gli studenti potranno infatti veder registrato in tempo reale il proprio voto online, e collegandosi alla rete di ateneo potranno prenotare esami, verificare crediti o stampare documenti.
Una sperimentazione già avviata in questo senso è quella della prima università di Roma, La Sapienza, che tramite InfoStud permette agli studenti le stesse agevolazioni, oltre a consentire iscrizioni online e stampa dei bollettini per le tasse universitarie. Sistemi che tuttavia devono ancora vedere avviata una totale armonizzazione tra le varie facoltà, dipendendo in primo luogo dalla dimestichezza dei docenti con i nuovi strumenti, una competenza non sempre scontata.
“La conclusione del progetto – ha dichiarato il rettore di Trieste Francesco Peroni – costituisce un traguardo che consente un vero e proprio salto di qualità”, riferendosi soprattutto allo standard dei servizi offerti e ai risvolti sia economici sia in termini di semplificazione e trasparenza. In cantiere per l’Università di Trieste nei prossimi mesi anche la firma digitale, che andrà a snellire ulteriormente la gestione interna.