Test nazionale a Scienze politiche, Trieste spiega perché
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Scienze politiche, un test nazionale. L’Università di Trieste spiega perché

da | Ago 2010 | News | 1 commento

test nazionale scienze politiche


Dall’anno accademico che si apre il prossimo autunno anche per accedere alle facoltà di Scienze politiche sarà necessario superare un test d’ingresso nazionale pensato sul modello dei test d’ammissione per le facoltà a numero chiuso. Stessi quesiti, data unica, stessa ora. Una proposta arrivata dalla Conferenza dei Presidi delle facoltà italiane di Scienze politiche che ha trovato subito l’adesione di 19 facoltà, su 35, di cui 16 avvieranno il test già a partire da settembre. Adesso l’Università di Trieste spiega il motivo di questa decisione.

Alla base dell’idea di un test nazionale per le matricole che vogliono iscriversi a Scienze politiche ci sarebbe l’intento comune di ridurre la distanza tra lo studio e il mondo del lavoro, spiega l’ateneo in una nota. “Secondo tutte le più recenti indagini statistiche i corsi di laurea delle Facoltà di Scienze politiche costituiscono buon “passaporto per l’occupazione” in questo modo, secondo l’Università di Trieste, si aggiunge uno strumento di orientamento che aiuta gli studenti a “far fruttare meglio il proprio percorso di studi”.
Questa “importante novità – spiega ancora l’ateneo – contribuisce a rafforzare i già solidi legami tra le facoltà di Scienze politiche e consente la valutazione dei livelli d’ingresso degli studenti e l’adozione di eventuali opportuni interventi didattici mirati”.
Altro vantaggio, spiega sempre l’ateneo – che fa parte dei 16 che da settembre adotteranno il test nazionale – è quello che gli studenti possono “partecipare alla prova in una qualunque delle sedi aderenti chiedendo poi il riconoscimento del punteggio ottenuto”. Anche se, c’è da dire, nonostante i quesiti saranno gli stessi, i criteri di valutazione varieranno a seconda della facoltà di riferimento, e quindi non è detto che se il test risulta positivo per una facoltà lo stesso risultato valga anche per un’altra.
In ogni caso, non trattandosi di un test selettivo, se la prova dovesse risultare insufficiente allo studente sarà dato qualche debito formativo da recuperare durante il percorso di studi, spiega l’ateneo.
La prova nazionale – che a settembre partirà nelle Università di Aosta, Bari, Cagliari, Cosenza, Firenze, Forlì, Macerata, Messina, Milano, Napoli Seconda, Padova, Palermo, Perugia, Pisa, Salerno, e Trieste – si terrà alle 10.30 del 16 settembre. Nelle facoltà di Padova, Napoli, Milano e Forlì sarà possibile anche fare il test per via telematica in altre date.

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antonella
antonella
13 anni fa

non riesco a capire l’utilità di questi testi ke sono poco rilevanti alla fine conta andare avanti con il programma studio dare le materie prepararsi e conseguire la laurea anche perkè uno può superare subito i test ma nn dare poi nessuna materia o conseguire bassi risultati è tutto una cavolata