La notizia è rimbalzata da Facebook e ha dell’incredibile. Alcuni studenti hanno segnalato una domanda, decisamente inverosimile, che fa parte del test di ammissione somministrato ieri ai candidati per l’accesso al corso di laurea in Professioni sanitarie dell’Università La Sapienza di Roma.
La domanda “incriminata” riguarda il chiosco della grattachecca, la bevanda a base di ghiaccio tritato e sciroppi, probabilmente più noto della Capitale. E sarebbe la seguente: “Nei pressi del noto Liceo Tacito di Roma (effettivamente in zona Trionfale, dove si trova l’esercizio commerciale, ndr) si trova la “grattachecca di Sora Maria”, molto nota tra i giovani romani. Sapresti indicare con quali sono gusti viene realizzata?” E via con le risposte possibili tra cui individuare quella giusta: menta, limone, amarena, cioccolato…
Alla faccia della cultura generale, verrebbe da dire. A prima vista, tra uno scrittore del Novecento e un quesito di logica l’aspirante radiologo o infermiere avrebbe anche dovuto approfondire lo studio di una guida di Roma, preferibilmente gastronomica. Un quesito discriminatorio, hanno dunque lamentato in tanti, nei confronti di chi non vive a Roma e non ha mai partecipato al rito dell’interminabile coda che, nelle calde sere dell’estate romana, aiuta i turisti a individuare il chiosco di via Trionfale.
Su Facebook i commenti sono tutti tra l’esterefatto e il divertito. Il pensiero va a chi, nella grande aula del policlinico romano, si è trovato davanti una domanda del genere: sarà stato difficile trattenere una grassa risata. “Non posso essere giudicato in base alla mia conoscenza dei paninari e grattacheccari di Roma!” ha severamente sentenziato qualcuno.
A mettere un punto fermo alla vicenda è arrivato il rettore della Sapienza, Luigi Frati, il quale spiega che il chiosco della grattachecca era un pretesto per fa ragionare i candidati sugli ingredienti, “così come devono sapere com’è fatta una supposta”. Insomma, dato che infermieri e simili dovranno essere in grado di prendere decisioni in maniera tempestiva, anche testare la loro capacità di reazione davanti a una domanda strana ha il suo perché, a prescindere dalla città in cui si trovi il chiosco.