Nonostante le rassicurazioni del ministro Gelmini, il Senato esaminerà il disegno di legge di riforma dell’università solo dopo il voto di fiducia al governo previsto per martedì 14 dicembre. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo a Palazzo Madama, durante la quale gli esponenti delle opposizioni hanno ribadito il loro fermo no all’esame del provvedimento prima della discussione sulla fiducia al governo.
Durante un’intervista radiofonica il ministro Gelmini ha ribadito la necessità di approvare il provvedimento in tempi brevi, per scongiurare conseguenze gravi sul sistema dell’università. Ora la decisione di calendarizzare dopo il 14 l’esame del provvedimento riapre diversi scenari legati proprio all’esito del voto di fiducia. Se si dovesse aprire una crisi di governo l’ok definitivo al provvedimento sarebbe fortemente a rischio.
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