Guida al contratto d'affitto a studenti: tipi, stipula e registrazione
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Guida al contratto d’affitto a studenti: dalle forme possibili alla registrazione

da | Gen 2015 | Città universitarie | 0 commenti

Siete universitari fuori sede in procinto di prendere in locazione un appartamento o una stanza nella città in cui vi siete trasferiti, ma non sapete da dove iniziare e cercate qualche chiarimento sui contratti d’affitto a studenti? Questa guida è pensata per voi. Una volta trovata la soluzione abitativa ideale, infatti, arriva il momento di passare alla parte burocratica, ma non sempre è facile districarsi tra le varie leggi.

Affitto in nero? No, grazie

Inutile negarlo: quella dell’affitto in nero agli studenti universitari è una pessima abitudine che molti proprietari di case hanno. E se in passato voi o qualche vostro amico ha accettato una soluzione simile, è bene ricordare che un affitto in nero – senza contratto e senza registrazione – non solo è per il proprietario un atto di evasione fiscale, ma non tutela minimamente lo studente. Il quale può essere cacciato in qualunque momento dal proprietario, potrebbe trovarsi di fronte a immotivate variazioni del canone, e non potrà usufruire delle agevolazioni fiscali previste per i fuori sede che prendono in locazione un alloggio in una città universitaria. Meglio allora pretendere che ci sia un contratto legalmente riconosciuto e valido: tanto più che esiste una forma apposita di contratto d’affitto a studenti universitari. Impariamo a conoscerla insieme.

Il contratto d’affitto a studenti universitari

“Contratto di affitto per esigenze abitative di studenti universitari”: questo il nome della forma contrattuale di locazione pensata apposta per le esigenze degli studenti fuori sede. Si tratta di un particolare tipo di contratto di locazione ad uso transitorio, da redigere secondo uno specifico modello elaborato dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, in cui si dichiara esplicitamente l’iscrizione a un corso di laurea presso il comune in cui si trova l’immobile, o presso un comune limitrofo.

Durata, rinnovo, disdetta e recesso del contratto per universitari

La durata del contratto d’affitto a studenti universitari può variare, a seconda della volontà delle parti, da 6 a 36 mesi (a meno di accordi diversi tra il proprietario e lo studente, sempre da mettere per iscritto). Al termine del periodo, il contratto si rinnova in automatico per la stessa durata di tempo, eccetto in caso di disdetta comunicata da parte dello studente almeno 3 mesi prima della data di scadenza, a mezzo raccomandata. Anche il recesso (ossia l’interruzione del contratto mentre questo è in corso di validità), ammesso per gravi motivi, va comunicato da parte dello studente con un preavviso di almeno 3 mesi.

Importo del canone per studenti universitari e agevolazioni

L’importo del canone del contratto d’affitto a studenti universitari deve rispettare un tetto massimo fissato localmente. Infine, questo tipo di contratto prevede una riduzione del 30 per cento dell’imposta di registro, agevolazioni fiscali per i proprietari e, se disposte localmente, anche per gli inquilini.

La registrazione del contratto d’affitto

Come tutte le altre tipologie, anche il contratto d’affitto a studenti universitari va sottoposto a registrazione – senza la quale è nullo – presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla data della firma (o, se anteriore, dell’inizio della locazione). Per la registrazione, sarà il proprietario a scegliere tra quella a regime ordinario, con spese di registro e imposte di bollo da dividere a metà con l’inquilino, e la cedolare secca, che non prevede spese di registrazione.

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