Orgoglio lgbt e università: scopri le principali iniziative del pride month 2022
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Pride Month: le iniziative delle città universitarie

da | Giu 2022 | Città universitarie | 0 commenti

In occasione della giornata mondiale dell’orgoglio LGBTQIA+, vi forniamo alcune informazioni utili riguardo le iniziative delle città universitarie più inclusive d’Italia. Ma prima… un po’ di storia.

Perché proprio il 28 giugno?

Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, gli omosessuali americani furono perseguitati nei più svariati modi: erano soggetti alla limitazione della libertà, venivano censiti, licenziati e in alcuni casi anche arrestati.

Negli anni ’50, erano già nate varie organizzazioni che assistevano legalmente gli omosessuali e che cercavano in modo pacifico di assimilare la loro comunità alla società. Tuttavia, nonostante gli sforzi, non trovarono pace e, proprio il 28 giugno del 1969, in una delle tante retate organizzate dalla polizia (precisamente in un bar chiamato Stonewall Inn, in un quartiere di New York) gli omosessuali si ribellarono con una determinazione mai vista prima. Da lì, appunto, nacquero i moti di Stonewall che smossero non solo tutta la comunità gay, ma anche l’opinione pubblica.

Dopo la rivolta di Stonewall, nacque il Gay Liberation Front (formato da una serie di gruppi di liberazione omosessuale) e vennero organizzati i primi Gay pride.

Roma: La Sapienza e lo sportello deGenere

L’università di Roma La Sapienza, in associazione con “Prisma”, organizza iniziative di ogni genere (letteralmente) per promuove l’orgoglio lgbt e i diritti della comunità omosessuale. L’ultima iniziativa è stata quella di mettere a disposizione lo sportello deGenere, uno sportello autogestito dagli studenti che avrà lo scopo di ascoltare i giovani (che siano essi studenti o meno) ed eventualmente indirizzarli in altri servizi di supporto psicologico.

Inoltre, sempre in collaborazione con Prisma, La Sapienza organizza anche quest’anno, come ormai da 4 anni, il “Sapienza Pride”.

Le loro iniziative e le news, in ogni caso, sono comunicate sulle loro pagine social (Instagram e Facebook). In più, se sei interessato a sapere che cosa ha organizzato il Comune di Roma per il mese del pride, puoi consultare questo pdf

Milano: non solo la famosa Porta Venezia

Non è la prima volta che l’università Bicocca di Milano si fa portavoce dell’orgoglio lgbt: dopo aver issato, nel 2018, la bandiera arcobaleno affianco alle altre, quest’anno arriva una nuova iniziativa. Infatti, i docenti, i partecipanti e i diplomati del Master in Sessuologia Clinica, in occasione del mese del Pride, offriranno un colloquio gratuito di consulenza sessuologica. L’iniziativa è aperta a tutti, ma si dedicherà maggiore attenzione ai richiedenti della comunità omosessuale. 

Quest’anno, inoltre, il Comune di Milano ha colorato uno dei tram storici di Milano delle sfumature dell’arcobaleno. Il tram in questione è quello della linea 10 che attraversa la città partendo da Stazione Centrale fino ai Navigli. 

Ovviamente, poi, la città di Milano apre le porte alla manifestazione del Pride il 2 luglio prossimo: essa avrà inizio con la storica parata e avrà fine con il ritrovo davanti l’Arco della Pace

Dopo anni… il pride di Lecce

Dopo essere stato ospitato da Gallipoli, dopo ben 8 anni, il Gay Pride salentino torna a Lecce. Durante il Pride Month sono previste una serie di iniziative come assemblee, raccolta di beni in aiuto del Kyiv Pride e altri approfondimenti. Ovviamente non mancheranno le occasioni per divertirsi: il tutto infatti culminerà nella grande parata del 16 luglio, che ospiterà diversi dj e a cui prenderanno parte anche diverse associazioni. 

In particolare, quest’anno Ostuni ha ospitato anche la prima edizione di “Sherocco festival“: un’iniziativa organizzata dalla Sherocco Academy, ossia la prima scuola dedicata interamente agli studi di genere e alla teoria queer. 

Bologna: l’orgoglio dell’attivismo

Dopo che a maggio scorso l’Università di Bologna ha organizzato un seminario per riflettere sul valore trasformativo dell’attivismo insieme a membri di diverse associazioni e collettivi LGBTQIA+,  il Comune di Bologna ha stipulato un “patto generale di collaborazione” con  la fondazione Innovazione Urbana. Quest’ultima si impegnerà a collaborare con la città per realizzare un progetto che avrà lo scopo promuovere e tutelare i diritti della comunità LGBTQIA+. Il percorso si svolgerà da maggio a settembre: se sei curioso di conoscere tutte le fasi del progetto puoi consultare questo link

Torino: il primo corso universitario dedicato alla comunità lgbt

Anche per quest’anno all’Università di Torino sono aperte le iscrizioni per quello che è stato il primo corso dedicato alla storia dell’omosessualità. Esso è un percorso seminariale che si tiene nel Dipartimento di Giurisprudenza. Sono previste 11 lezioni alla fine delle quali sarà richiesta una relazione su un tema concordato con i docenti per ottenere 3 crediti. 

 

E tu? Hai già deciso a che iniziativa partecipare? E dove?

 

 

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