Classifica facoltà Giurisprudenza Censis 2010
La migliore
facoltà di Giurisprudenza si trova all’Università di
Trento secondo la classifica delle facoltà di Censis e Repubblica 2010. Al secondo posto quella dell’Università di
Trieste. Terze a pari merito le facoltà di Giurisprudenza di
Genova e
Siena.
110 alla ricerca, 104 ai rapporti internazionali, 97 alla produttività e 88 alla didattica. Questa la pagella del Censis per la facoltà di Giurisprudenza di Trento, prima in classifica anche lo scorso anno.
Anche per Siena e Trieste si tratta di una riconferma della posizione nella
classifica delle facoltà di Giurisprudenza 2009. Sale invece Genova, quinta nel 2009.
Quarta e quinta classificata, l’Università di
Bologna, con 94,8 punti, e l’Università dell’
Insubria, con un punteggio medio di 91,8.
A seguire nella classifica delle facoltà Censis 2010 troviamo
Roma Tre, Pavia, Firenze, Parma, Statale di Milano e Milano Bicocca, Torino, Ferrara e Perugia, Brescia, Udine, Tor Vergata, Teramo, Padova, Verona, Modena e Sassari.
Ancora più in fondo, Macerata, Pisa, Piemonte Orientale,
Sapienza, Bergamo, Lecce, Bari e Federico II di Napoli, Cagliari, Foggia, Urbino, Reggio Calabria, Salerno, Seconda di Napoli, Catania, Messina, Napoli Parthenope, Palermo e Catanzaro.
Ultime della lista nella classifica delle facoltà Censis 2010 Università di Camerino, Università di Cassino e Università del Molise, che occupano le ultime tre postazioni.
L’identikit del laureato in Giurisprudenza. Stando a quanto emerge dall’ultimo rapporto
Almalaurea sul profilo dei laureati italiani, lo studente di Giurisprudenza è donna nel 60 per cento dei casi e quasi sempre – nell’80 per cento dei casi – finisce
fuori corso perché non riesce a dare tutti gli esami nei tempi richiesti dal curriculum. A giurisprudenza si iscrivono studenti che hanno fatto istituti tecnici (32,4 per cento), scientifici (29,4 per cento) e classici (22 per cento).
Sbocchi lavorativi. La laurea in Giurisprudenza è tra quelle che danno accesso alla maggiore varietà di posizioni lavorative, perché per molti settori è considerata come sinonimo di una
forma mentis che concilia razionalità e conoscenza dei comportamenti umani, logica e capacità di orientarsi nei cavilli dei codici normativi. Dall’ambito legale a quello notarile, fino ad arrivare alla pubblica amministrazione, alle organizzazioni di vario tipo, alla carriera internazionale, all’insegnamento, al giornalismo. È all’ottavo posto tra le
lauree più richieste per Censis Repubblica.