Il ministro ha poi l’intenzione di rendere pubblici i risultati di questa mappatura entro un paio di mesi dall’inizio del lavoro.
“Ho chiesto ad Almalaurea – ha spiegato Gelmini in occasione della presentazione del Piano d’azione per l’occupabilità dei giovani – di verificare per facoltà e per area geografica quali sono le opportunità di lavoro che si aprono agli studenti”.
In questo modo infatti ci sarà la possibilità, per lo “Stato di informare i giovani e di metterli nelle condizioni di fare scelte consapevoli”.
Con questo stesso obiettivo quindi Gelmini ha programmato tre seminari di incontro di domanda e offerta al Nord, al Centro e al Sud partendo proprio dal Meridione.
“Chiederemo che partecipino – ha spiegato il ministro – esponenti del mondo della scuola, parti sociali, associazioni di categoria, con l’obiettivo di costruire insieme l’offerta formativa”.
I dati ci dicono infatti, conclude Gelmini “che così non si può andare avanti. Occorre invertire la rotta. Il Governo non vuole essere corresponsabile di tentativi furbeschi di lasciare le cose come stanno”
E’ una cosa ottima. Pero’ non si dovrebbe correre il rischio di creare un sistema istruttivo solamente “vocazionale”. Magari si [potrebbe fare copme in Inghilterra con la differenziazione “Red Brick” e Polytechnic.
Inoltre, ci dovrebbe essere una legislazione adeguata che renda gli studenti “impiegabili” a tempo indeterminato. Al momento e’ tragica.