Incentivare le iscrizioni ai corsi di laurea in
Scienze della Terra. È quello che il Consiglio Universitario Nazionale ha chiesto al ministro dell’Università e la Ricerca, Mariastella Gelmini, approvando una mozione a fine gennaio.
Per il
Cun, non basta continuare a incentivare le iscrizioni ai corsi di laurea cosiddetti scientifici, se poi in questi non sono incluse le Scienze della Terra.
Queste materie sono state definite dal Cun come discipline dal
carattere strategico perché riguardano da vicino lo studio dei
rischi vulcanici, sismici e idrogeologici, caratteristici del territorio italiano.
Inoltre, spiega il Cun, nei corsi di laurea in Scienze della Terra saranno formati gli studiosi che nel prossimo futuro si occuperanno del reperimento e dello sfruttamento di
fonti energetiche rinnovabili e non rinnovabili, e i futuri esperti dei
siti di stoccaggio per anidride carbonica, gas naturale e scorie nucleari. Questioni al centro dello sviluppo del Paese.
Considerando proprio che gli immatricolati ai corsi di questo tipo sono davvero pochi, il Cun ha deciso con la sua
mozione di chiedere al
ministro Gelmini di estendere alle Scienze della Terra gli incentivi già previsti dal
decreto Ministeriale 12 Gennaio 2005 per le iscrizioni ai corsi in matematica, fisica, chimica e statistica.