Confronto università europee 2009
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Università europee a confronto, Italia fanalino di coda

da | Set 2009 | News | 0 commenti

Confronto università europee 2009

Confronto università europee 2009

Studiare all’estero. Ma dove? Per valutare bene pro e contro degli atenei in Francia, Spagna, Italia, Gran Bretagna e Germania bisogna tenere conto di alcune realtà.

Il paese in cui la laurea ha un “peso specifico” maggiore è l’Inghilterra, mentre i maggiori benefici con lo status di studente si ottengono studiando in Francia tra borse di studio di cui beneficia circa il 30% degli studenti universitari e incentivi agli affitti, a cui tutti hanno diritto a prescindere dal reddito.

In Germania i vantaggi sono invece diversi: l’università non costa moltissimo e in alcuni casi, come nella città di Länder vi si può addirittura accedere gratuitamente. Inoltre il costo della vita non è molto elevato e le possibilità lavorative diverse e buone.

Sotto il profilo lavorativo anche la Gran Bretagna risulta essere, secondo tutte le classifiche europee, molto vantaggiosa: un impiego dopo l’università si trova molto rapidamente.

I costi nel Regno Unito sono però molto elevati: in media uno studente spende per ciascun anno accademico una media di 1.859 euro, l’importo più alto di tutta Europa. Inoltre niente borse di studio: eventualmente è lo Stato ad anticipare la retta universitaria, con l’impegno da parte dello studente di restituire l’importo, a tasso zero, dopo aver ottenuto la laurea.

L’Italia è fanalino di coda di quasi tutte le classifiche europee: a due anni dalla laurea i disoccupati sono il 24,9%, idem per la qualità, le tasse e il “diritto allo studio”. Secondo l’ultimo rapporto Ocse il Belpaese ha la percentuale più bassa di studenti con borse di studio (il 20%) e la percentuale più bassa (a pari merito con la Spagna) di residenze universitarie (il 2% sul totale degli studenti).

Per quanto riguarda le tasse universitarie e il sostegno agli studenti l’Ocse ha stilato un’altra classifica, suddividendo l’Europa in quattro fasce. La più virtuosa – zero tasse e generosi aiuti agli iscritti – include le nazioni nordiche: Danimarca, Finlandia, Norvegia, Svezia.

Poi ci sono quelli con tasse alte equilibrate da un buon sistema, e sono i Paesi anglosassoni. La fascia peggiore (tasse alte, pochi aiuti) non ha Paesi occidentali. Infine l’area di Francia, Spagna e Italia (il Paese con la maggior differenza fra fasce fiscali): tasse abbastanza basse ma altrettanto bassi aiuti.

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