Sono
sette le condanne per i giovani coinvolti negli
scontri con le forze dell’ordine avvenuti nel maggio 2009 durante il
G8 University Summit di Torino, grande manifestazione che vedeva riuniti nel capoluogo piemontese rettori e rappresentanti delle università di 19 paesi, quelli del G8, in un dibattito sulla sostenibilità e sul futuro. Ieri si è chiusa l’udienza preliminare sugli
scontri del 18 maggio tra universitari e polizia. Sette i condannati, due gli assolti (tra quelli che avevano chiesto il rito abbraviato) e 17 i rinviati a giudizio. Questa la disposizione finale del giudice per i fatti della primavera 2009.
Tra i
condannati, uno dovrà scontare due mesi di carcere per aver portato con sé un bastone in luogo pubblico, anche questo era tra i ragazzi che avevano chiesto il rito abbreviato. Par gli altri sei condannati invece è stato fissato un periodo di reclusione tra i 12 e i 13 mesi con la condanna di lesioni e resistenza aggravata. In particolare cinque di loro dovranno scontare
un anno di carcere, e uno solo tra loro 13 mesi.
“Abbiamo sostenuto che il
reato principale fosse lesione e resistenza – ha spiegato Claudio Novaro, legale di due dei condannati che si ritiene soddisfatto di come si è chiusa la vicenda – il giudice ha accolto la nostra richiesta, per questo le pene sono anche relativamente basse”