Secondo quanto diffuso dal sito d’opposizione iraniano “Rahesabz”, nelle ultime settimane sarebbero stati
180 gli arresti seguiti alle proteste antigovernative del 26 e 27 dicembre.
Tra questi, ci sarebbero esponenti politici, giornalisti e anche
94 studenti, la maggior parte dei quali fermati dalle forze dell’ordine nella città di Mashhad.
Continua dunque la
repressione dell’opposizione che dopo le proteste antigovernative di fine dicembre ha causato feriti e morti anche tra i giovani
studenti iraniani. Durante gli scontri sono stati circa
8 i decessi, e centinaia i feriti.
La repressione che è stata pubblicamente
condannata dalla comunità internazionale come violenta e ingiustificata, ha ricevuto anche la critica dei
docenti di Teheran che in una lettera hanno chiesto all’ayatollah di porre
fine alle violenze contro gli studenti.
Inoltre, secondo quanto diffuso dalle agenzie, ieri la
televisione di Stato iraniana avrebbe annunciato il divieto per tutti i cittadini di mettersi in contatto con organizzazioni e media internazionali tra cui anche la BBC e lo Human Rights Watch.