Le migliori idee scientifiche dell’Università di Palermo sono state raccolte e pubblicate in un volume. Le ricerche di maggior rilievo sono state così riunite, attraverso un censimento nei dipartimenti dell’ateneo, per darne visibilità e costituire una vera e propria mappa in grado di spiegare cosa è stato fatto e da chi.
Le ricerche d’eccellenza dell’Università di Palermo, presto pubblicate anche sul web, sono tante e varie. Si va dal software per restaurare le immagini di interesse storico ai dispositivi oculari contro gli incidenti stradali, o anche un sistema per arginare i disastri ambientali in mare.
Le ricerche scientifiche riunite per essere pubblicate, rientrano in sette sezioni: salute dell’uomo e biotecnologie, ambiente e territorio, sviluppo ecosostenibile, agroalimentare, tecnologie industriali, scienze umane e sociali, beni culturali.
L’iniziativa di rendere pubbliche le ricerche dell’ateneo siciliano è, come ha affermato il Rettore Roberto Lagalla
mirata a portar fuori dalla cerchia degli addetti ai lavori la buona ricerca che si sviluppa dentro i dipartimenti dell’ateneo.
I progetti di quest’anno presentati dai ricercatori dell’ateneo di Palermo, per quanto riguarda il bando Prin o Progetti di rilevante interesse nazionale, rientrano nella parte più consistente dei finanziamenti ottenuti dalle università del centro sud. In particolare poi, nella classifica assoluta, l’Università di Palermo è al nono posto tra le università italiane che hanno ricevuto finanziamenti.