La città di Roma ospita una notevola comunità di studenti
fuori sede, tra cui solo 26 mila provenienti dalla Calabria, e sarà soprattutto agli studenti che scelgono la Capitale come città per i propri studi
universitari che si rivolgerà la nuova politica comunale annunciata due giorni fa da Marco Siclari, delegato per i Rapporti Istituzionali e Territoriali tra Comune di
Roma e Università.
La proposta viene infatti proprio da un
giovane rappresentante dell’Università per la città di Roma, 32 anni e con una esperienza alle spalle di studente fuori sede fino a poco tempo fa, che intende oggi promuovere con l’appoggio del Sindaco, la permanenza di studenti e ricercatori iscritti negli atenei romani.
Il programma in cui rientra questa strategia è già stato presentato come strumento per facilitare ai giovani l’ingresso nel mondo del lavoro, e si chiama “
Iuniversity Roma”, risultato di un protocollo d’intesa tra “Roma Capitale”, i principali atenei capitolini, le associazioni di categoria (Confesercenti, Confcommercio, Confartigianato Federalberghi) e la Banca di credito cooperativo di Roma.
“Siamo a lavoro per fornire
nuovi alloggi per gli studenti fuorisede nel più breve tempo possibile. Sono risultati concreti e apprezzati dagli studenti, che speriamo possano diventare la premessa per migliorare ancora più profondamente le condizioni di vita, lavoro e studio degli universitari a Roma”, ha sottolineato Siclari nella presentazione, citando il
nuovo campus di Tor Vergata come modello di nuove residenze a cui tendere per la costruzione di nuovi alloggi.