Alquanto bizzarra la storia di uno
studente francese che, avendo preso a cuore la
lingua tribale
“Eyak” – parlata nel sud dell’
Alaska e a rischio estinzione – oggi ha intrapreso il suo viaggio nel selvaggio Nord per riportarla in vita e per non dimenticarla.
Lui si chiama Guillaume Leduey ed è uno studente francese presso l’
Università di
Le Havre, la cui storia è stata ripresa alcuni giorni fa dal
Wall Street Journal.
Fino al
2008 Guillaume, brillante studente universitario, non aveva mai lasciato l’Europa, e lo ha fatto solo per conoscere l’ultima persona capace di parlare la lingua Eyak, idioma usato dalle tribù che vivevano in Alaska centro meridionale. Una lingua destinata all’estinzione, considerando che il 21 gennaio 2008
moriva la sua ultima
superstite Marie Jones di 90 anni.
Proprio a lui si sono rivolti i familiari per poter tradurre le ultime parole della donna, anch’essi ignari della lingua poiché ai tempi era considerato disdicevole imparare altre lingue al di fuori dell’inglese in alcune
tribù dell’Alaska. Questa passione è giunta fino alle orecchie di alcuni suoi professori presso l’Università che frequenta, si legge sul
Wall Street Journal, che lo hanno indirizzato presso alcuni docenti in Alaska in cui Guillaume ha già tenuto diverse lezioni con successo.
La volontà di salvare questa lingua
tribale dall’estinzione ha radici nel giovane passato dello studente, a 12 anni infatti venne a conoscenza della lingua tramite un semplice dizionario, e scoprì che rimaneva un unico parlante al mondo. La storia dell’idioma lo affascinò così tanto da portarlo ad approfondire fino a tenere oggi vere e proprie
lezioni.