L’altruismo non si impara. A dirlo è una ricerca condotta congiuntamente dall’Università giapponese Tamagawa di Tokyo e dalla University College di Londra.
Lo studio è stato da poco pubblicato sulla rivista “Nature Neuroscience”. Il contenuto della ricerca? Altruisti si nasce, e non si diventa per l’occasione.
I ricercatori delle università coinvolte hanno confutato la tesi secondo cui l’altruismo sarebbe un comportamento che si apprende nel tempo per reagire al naturale egoismo umano.
Il metodo utilizzato da questi sociologi e neuroscienziati è stato quello di osservare il comportamento di un gruppo di persone e verificare eventuali cambiamenti nell’attività cerebrale tramite risonanza magnetica.
In un primo momento le persone sono state sottoposte a un questionario. In base alle risposte fornite, gli intervistati sono stati poi suddivisi in “altruisti” ed “egoisti“.
In un secondo momento ognuno è stato messo di fronte a una situazione che richiedeva una redistribuzione delle risorse economiche nel gruppo. In questo contesto è stato osservato che difronte a ingiustizie nella distribuzione delle risorse, solo gli intervistati precedentemente etichettati come “altruisti” hanno attivato l’area cerebrale dell’amigdala, che gestisce emozioni negative come la paura. Gli altri, invece, non hanno manifestato questo tipo di attività cerebrale.
L’abstract della ricerca è disponibile sul sito internet della rivista “Nature Neuroscience”.