Il
servizio civile volontario va rilanciato per trasmettere alle nuove generazioni i valori su cui costruire il loro futuro. A dirlo è stato ieri il presidente nazionale delle Acli,
Andrea Olivero, intervenuto all’interno di un seminario dedicato dalle associazioni proprio alla riforma del servizio civile. È inutile una riforma, ha spiegato Olivero, se poi non si riconosce l’importanza del servizio nazionale e non si stanziano prima le adeguate risorse.
“Il servizio civile è oggi l’unica possibilità che lo Stato offre ai giovani per crescere come cittadini in un’ottica di
solidarietà e
responsabilità” ha detto Olivero. Il presidente Acli si è anche detto concorde con la tendenza della riforma in corso ad affidare maggiori responsabilità alle
Regioni, ma a patto che il servizio civile mantenga la sua vocazione nazionale e non diventi un privilegio per pochi, come sta rischiando già ora di diventare.
Il
dibattito sulla
riforma del servizio civile, che negli ultimi mesi è stata indicata da più parti come un’urgenza a 10 anni di distanza dall’istituzione del programma, ha incluso
proposte di vario tipo che hanno suscitato
reazioni contrastanti. Proprio la settimana scorsa a Pisa c’è stato l
‘incontro tra Governo e Regioni sul tema.
La
proposta di Olivero è stata quella di uno stanziamento straordinario da parte del Governo per il 2011, come regalo ai giovani italiani per i 150 anni dell’Unità d’Italia.