politecnico torino ritardo anno accademico
Il prossimo anno accademico, al
Politecnico di Torino, inizierà in
ritardo. Per ora la stima del Senato accademico, che ha emesso un comunicato in merito, è quella di posticipare di almeno 15 giorni l’inizio del nuovo
anno. La causa è da ricondurre all’attuale riforma del Ministro
Gelmini, che per via dei tagli e delle condizioni osteggiate dai ricercatori dell’Università, si trova a dover far fronte ad alcune emergenze.
Questo potrebbe provocare la rinuncia alla sessione estiva delle sedute di laurea, anche se, tuttavia, il Senato rassicura gli studenti di assicurare per il nuovo anno il minimo dei
disagi possibili per tenere alta la qualità e gli standard di servizio e di insegnamento che contraddistinguono il Politecnico.
E proprio la
qualità è nelle
preoccupazioni del Senato accademico, il quale ha dichiarato che, oltre i gravi problemi sugli stipendi dei professori, della ricerca e di tutto il personale amministrativo, l’attuale riforma suona come “un provvedimento ingiustificatamente
punitivo e profondamente disincentivante per coloro, la larga maggioranza, che hanno ben operato e continuano ad operare con impegno e dedizione” sottolinea la nota del senato accademico.
Inoltre, il conferimento degli incarichi ai
ricercatori, subordinato all’accettazione della titolarità degli stessi, è stato prorogato dall’Ateneo al 30 agosto, e nel frattempo il Senato ha approvato una
comunicazione ufficiale contenente osservazioni sulle regole per il reclutamento dei professori indirizzata al
Ministro della Pubblica Istruzione e dell’Università Maria Stella Gelmini.