Cinquemila giovani in processione al santuario del Divino Amore, ma non è un raduno dell’Azione Cattolica. A portare migliaia di maturandi in “pellegrinaggio” è stata una iniziativa dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio, in collaborazione con il Vicariato, per una giornata di orientamento in vista della scelta della facoltà universitaria: “Oggi scelgo io” il titolo dell’evento, peccato che in molti (genitori, insegnanti, ragazzi) avrebbero voluto poter “scegliere” anche un contesto meno “confessionale”.
L’incontro si è svolto lo scorso 14 marzo – a 100 giorni dall’inizio della maturità – e ha coinvolto moltissimi studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori, pubbliche e private, della regione. Ad attenderli sei stand suddivisi per aree disciplinari e facoltà, dove i nostri hanno potuto ritirare materiali informativi e ascoltare gli interventi di “testimonial” accademici. In prima fila le università private: Luiss, università Lateranense, la Cattolica, la Pontificia Salesiana, la Pontificia Auxilium, il campus bio-medico. E poi la Pastorale universitaria, assenti – secondo le cronache – altri enti per il diritto allo studio.
Per finire, nel pomeriggio, un musical tematico della Star Rose Academy (delle Orsoline) e la messa officiata da monsignor Enrico dal Covolo, che è anche il magnifico rettore della Pontificia Università Lateranense. Nulla da eccepire, visto che la giornata di orientamento era organizzata, tra gli altri, dal Vicariato e dalla Conferenza dei rettori delle Università Pontificie. Ma la prospettiva cambia se si considera che l’iniziativa è stata promossa – e in parte sostenuta – dall’Ufficio Scolastico Regionale e può essere riconosciuta dagli istituti come credito formativo.
Secondo alcuni genitori, inoltre, in alcune scuole i ragazzi che hanno rifiutato di parteciparvi sono dovuti rimanere direttamente a casa: nessuna lezione alternativa era prevista. Gruppi di genitori gridano allo scandalo: “Si tratta di un evento con una forte impronta confessionale che esclude chi appartiene ad altre confessioni religiose o chi religioso non lo è”. Non li consolerà il testo della circolare con cui la dirigenza scolastica regionale illustrava l’evento, in cui si legge che il santuario, meta tradizionale di pellegrinaggi notturni, non è scelto a caso: “Il pellegrinaggio, lungo cammino attraverso la notte, è evocativo di un messaggio simbolico per i nostri giovani”. Chissà che qualche studente, incerto tra biologia e medicina, non sia stato folgorato sulla via di Damasco…