E’ passato all’esame di Montecitorio il ddl stabilità, che ora, entro la scadenza fissata dal Capo dello Stato al 10 dicembre, dovrà passare al vaglio di Palazzo Madama. Il via libera, che ha visto 303 voti favorevoli, 250 voti contrari e due astenuti, andrà nelle mani del Consiglio dei ministri per l’approvazione della nota di variazione al bilancio, e prevede per l’Università un pacchetto di risorse che, sommate, raggiungono un miliardo di euro.
Viene confermato quanto previsto nel maxi emendamento presentato dal governo, ovvero 800 milioni destinati al fondo di finanziamento ordinario, 100 milioni di credito d’imposta in aggiunta destinati alle imprese che affidano attività di ricerca o sviluppo ai centri di ricerca universitari e altri 100 milioni dedicati allo stanziamento di prestiti d’onore e borse di studio.
A sommarsi al pacchetto andranno poi altri 25 milioni per sostenere le università private. Si è espressa sulla riforma e i fondi ad essa destinati, il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, per sostenere una approvazione veloce, pur riconoscendo che “il taglio c’e’, ma e’ un primo passo che rende possibile l’attuazione di questa riforma grazie a uno stanziamento di circa 900 milioni a favore dell’università”.
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