immatricolazioni 2009-2010
Matricole in calo al
Centro-Sud, e in aumento negli atenei del Nord. È quanto emerge da una prima analisi di “Repubblica.it” sui dati relativi alle
immatricolazioni dell’anno accademico
2009/2010.
Si tratta di dati provvisori ma comunque
ufficiali, ha fatto sapere il Ministero dell’Università e della Ricerca, confermando lo scenario messo in luce dalle statistiche: un’Italia
divisa in due.
Il calo delle immatricolazioni rispetto all’anno scorso sarebbe del
2,3 per cento. L’anno accademico 2009/2010 conta infatti circa 304.600 matricole contro le oltre 312 mila dell’anno accademico 2008/2009. Un calo che raddoppia se si considerano gli ultimi due anni, arrivando al
5 per cento.
La situazione è dovuta soprattutto all’aumento dei
costi universitari – tasse, libri, affitti e trasporti – che conferma la preoccupazione di alcuni sul progressivo innalzamento della soglia d’
accesso al diritto allo studio e sulla trasformazione dell’università di massa in
università di lusso.
Tuttavia, la media non rappresenta perfettamente la situazione di tutti gli atenei italiani e quello che emerge è un quadro piuttosto
sbilanciato tra Centro-Sud e Nord Italia.
Infatti, mentre alcuni atenei meridionali hanno perso addirittura il
7 per cento delle matricole in un anno, lo stesso non vale per le università settentrionali. Qui le immatricolazioni sono in crescita dell’
1,5 per cento.