Dopo averli preallertati, college e università statunitensi stanno richiamando in patria gli studenti che frequentano college e corsi in Giappone. L’allarme radioattività seguito al violento terremoto dell’11 marzo e al disastroso tsunami che ne è seguito, ha spinto il Dipartimento di Stato Usa a chiedere e in alcuni casi intimare agli studenti di rientrare in patria.
Secondo il New York Times, le istituzioni universitarie, che hanno sempre promosso le esperienze di studio all’estero, ora stanno sperimentando un lato negativo. Le università e i college con studenti all’estero, infatti, assieme alla sicurezza dei loro iscritti vedono all’improvviso a rischio anche la loro stessa reputazione. Per questo si affrettano a predisporre il massimo dei servizi possibili per vederli rientrare al più presto.
La Temple University di Philadelphia, ad esempio, sta organizzando un volo charter per gli studenti che fanno parte del gruppo di 200 impegnati presso il campus di Tokyo dove proprio in queste ore è stato lanciato l’allarme per la radioattività presente nell’acqua. Dei 200 studenti statunitensi presenti nella capitale nipponica 115 sono già partiti e una ventina si sono trasferiti in altre aree del Paese. La riapertura dell’ateneo di Tokyo è stata fissata per il 28 marzo, salvo ovviamente eventi che non garantiscano la sicurezza di studenti e personale.
Le università del Kansas e del Missouri hanno richiamato i loro studenti, rispettivamente dieci e sei, offrendosi di contribuire alle spese per il loro rientro immediato. L’Università della California ha sospeso i suoi programmi di studio all’estero in Giappone riportando a casa i 49 studenti ancora lì. In più ha impedito ad altri 31ragazzi di farvi rientro, come invece prevedevano di fare prima del sisma.
“Questa decisione non è stata presa alla leggera e si basa sulla necessità di garantire la massima sicurezza, nostra prima preoccupazione” ha scritto in una lettera agli studenti Jean-Xavier Guinard, direttore esecutivo per l’istruzione all’Estero dell’ateneo pubblico californiano. Anche Cal State, altro sistema universitario pubblico della California, sta evacuando i suoi 45 studenti presenti in Giappone e ha trattenuto i 50 ragazzi che avevano in programma di recasi a breve nel Paese colpito dal sisma.