“La protesta di oggi propone
vecchi slogan” come da copione anche stavolta la ministra dell’Università e della Ricerca Mariastella
Gelmini risponde così al coro delle decine di migliaia di studenti che in tutta Italia sono
scesi in piazza oggi per dire no alla riforma dell’Istruzione pubblica così come pensata dal Governo. Una partecipazione superiore a quella delle
manifestazioni degli studenti dell’Onda del 2008, a detta degli organizzatori. Ma la ministra dell’Università interpreta questa partecipazione come la paura di cambiare.
Gli studenti scesi in piazza per protestare vogliono mantenere lo “
status quo” e si dimostrano “aprioristicamente contro qualsiasi tipo di cambiamento credendo di usare la scuola come luogo di indottrinamento politico della sinistra”, queste le parole di Mariastella Gelmini in risposta agli striscioni e alle maschere che stanno sfilando in queste ore da Nord a Sud dello stivale contro la riforma dell’Università e i tagli alla scuola pubblica.
“La scuola non è più un luogo di indottrinamento della sinistra” aggiunge la ministra, “bisogna avere il coraggio di
cambiare, è indispensabile proseguire sulla strada delle riforme: dobbiamo puntare a una scuola di qualità, più legata al mondo del lavoro e più internazionale. Per ottenere questi obiettivi stiamo rivedendo completamente i meccanismi di inefficienza che hanno indebolito la scuola italiana in passato”.