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Università e impresa insieme per l’ecoauto

da | Feb 2011 | News | 0 commenti

Una nuova citycar elettrica e termica nata dal lavoro in tandem tra impresa e ricerca universitaria. Si chiama Dany il modello presentato nei giorni scorsi e nato dalla volontà di una nuova casa automobilistica italiana, la Belumbury, con la collaborazione dei matematici della Scuola di scienze e tecnologie e degli architetti della Scuola di design dell’Università di Camerino.

L’ambizioso progetto si è inoltre avvalso della collaborazione con il dipartimento di Ingegneria elettrica dell’Università di Bologna. Tale collaborazione, come ha sottolineato il pro-rettore Flavio Corradini, responsabile Unicam per la Ricerca internazionale e trasferimento tecnologico, sfrutta competenze e interessi trasversali e unisce università e impresa con esiti notevoli.

“I risultati sono sotto gli occhi di tutti – ha dichiarato Corradini in sede di presentazione – e rappresentano un punto di partenza per i giovani ricercatori che hanno partecipato al progetto e che hanno avuto l’opportunità di implementare le proprie competenze nel settore dell’automotive”.

Una posizione confermata dalla stessa azienda made in Italy. “Siamo soliti pensare che il mondo universitario sia più propenso all’attività di ricerca che non a quella di realizzazione di prodotti” ha dichiarato l’imprenditore Stefano Maccagnani, amministratore della società, che parla di una sfida comune difficile ma conclusa in maniera soddisfacente con l’approdo alla fase produttiva. “La ricerca è divenuta prodotto finito, realizzato concretamente e in tempi rapidi” spiega Maccagnani. Tanto che dal prossimo settembre la Dany sarà sul in vendita sul mercato italiano e non solo.

L’automobile di ultima generazione è frutto di un contratto di 4 milioni di euro stipulato tra le società e l’università. La nuova city car potrà trasportare fino a 4 persone, e rappresenta un’alternativa ai sistemi attuali di mobilità urbana, dato che la sua versione BQ-E, quella elettrica appunto, non utilizza combustibili fossili.

Con una velocità massima di 85 km/h, questa piccola vettura percorre 150 km in città superando i 170 in modalità Eco extraurbana. In più, il veicolo si caratterizza per l’attenzione alla sicurezza, specificamente studiata dai ricercatori coinvolti, che hanno messo a punto sistemi di protezione passiva innovativi.

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