Enrico Decleva dice addio alla Crui. Lo storico rettore della Statale di Milano nonché presidente della Conferenza dei rettori, lascia in anticipo la “poltrona” su cui era accomodato da anni. Delle dimissioni silenziose e pacate che però, nell’ambiente universitario, fanno più rumore di un aereo in fase di decollo.
La Statale e lo stesso Decleva giustificano la scelta di abbandonare la posizione alcuni mesi prima della scadenza del mandato con motivazioni “tecniche”. Una scelta responsabile, era inutile dare avvio alla prima fase dei lavori sull’attuazione della riforma da parte di una giunta in scadenza: questa la motivazione ufficiale. Una specie di esigenza tecnica per accelerare le operazioni di nomina del nuovo vertice, insomma.
Ma dopo le forti critiche e rimostranze che il rettore ha manifestato nei confronti del ministro Gelmini e della sua riforma sembra che Decleva abbia fatto in modo di evitare di doversi occupare della sua attuazione. Insomma, secondo i ben informati in realtà lascia per levarsi da un inghippo. Ultimamente il rettore milanese non ha rinunciato a manifestare le sue preoccupazioni riguardanti i grossi tagli e la distribuzione delle risorse nel campo della ricerca.
E con questa decisione uno dei protagonisti indiscussi degli ultimi dieci anni di vita accademica italiana abbandona per sempre le alte cariche: ora che si è dimesso rimarrà rettore alla Statale di Milano ancora per pochi mesi. Finché non verranno apportate le modifiche previste dalla riforma allo statuto d’ateneo.
Tornando alla Crui si dovrà attendere il 7 aprile perché uno degli altri rettori prenda il posto di Enrico Decleva. Finora i candidati a quello che sembra un mandato di transizione sono due.